Retegui e Gudmunsson iniziano la sosta delle nazionali facendo splendere la qualità del Genoa anche in campo internazionale.
Una sosta delle nazionali che accoglie Retegui e Gudmunsson nell’olimpo dei giocatori decisivi per le proprie nazionali. Esattamente come fatto da Rafa Leao nella gara contro la Svezia con il suo Portogallo, la coppia offensiva del Grifone ha dimostrato tutte le proprie qualità impattando in maniera decisiva sui risultati di Italia e Islanda. In situazioni diametralmente opposte, le due nazionali avevano entrambe bisogno di una scossa dal proprio reparto offensivo; l’Italia per virare con decisione verso un ricambio generazionale finora non riuscito alla perfezione, e l’Islanda per trovare quella qualità necessaria per la qualificazione al prossimo Europeo e per ritrovare la magia di Euro 2016, quando riuscì ad arrivare sino ai quarti di finale.
La nazionale di Spalletti non può contare sul miglior Immobile e – viste le difficoltà di Scamacca – il peso dell’attacco è gravato tutto sulle spalle di Retegui per l’amichevole contro il Venezuela. La partita, seppur non indicativa dal punto di vista tecnico per il livello non eccelso dell’avversario, serviva a confrontare gli azzurri con realtà calcistiche sud americane, da tempo non affrontate in gare ufficiali a causa delle mancate qualificazioni ai mondiali. I due gol del centravanti del Genoa arrivano nel corso di una gara che l’Italia vince di misura, controllando il risultato ma sbavando dal punto di vista difensivo con Buongiorno che causa un rigore nel primo tempo. Al minuto trentanove Retegui raccoglie un passaggio di Cambiaso, abile nel giocare di prima una palla uscita da un recupero sulla trequarti avversaria, e calcia con il destro a incrociare mirando e centrando il palo lontano. Nulla di straordinario certo, ma la presenza costante in area è quella degli attaccanti vecchio stile, e l’Italia ne aveva terribilmente bisogno. La conferma arriva al minuto settantanove, quando su una bella incursione da sinistra, Retegui riceve palla a centro area; il controllo e la girata sono indirizzate alla finalizzazione, che non tarda ad arrivare. La rete del numero nove garantisce la vittoria agli uomini di Spalletti, confermandosi fattore indispensabile per una nazionale che sta costruendo da zero la propria fase offensiva.
Per Gudmunsson e l’Islanda le cose sono un po’ diverse invece: se Retegui è stato da subito centrale nelle gerarchie azzurre prima nelle ultime partite di Mancini e poi sin dall’inizio del corso di Luciano Spalletti – infortuni permettendo – Gudmunsson aveva saltato le ultime otto partite della propria nazionale a causa di un’inchiesta svolta su di lui per presunta aggressione sessuale avvenuta quest’estate. La vicenda è stata archiviata presto, ma Vanda Sigurgeirsdóttir, presidentessa del KSÍ(la federcalcio islandese), seguendo le regole della federazione, ha dovuto estrometterlo fino a che le indagini non fossero complete. Al ritorno in nazionale, con una decisiva partita dei playoff per accedere al prossimo Europeo da vincere, Gudmunsson ha segnato una tripletta portando l’Islanda oltre l’ostacolo israeliano.
Prima una punizione da trenta metri, poi uno slalom centrale con cui si è presentato da solo davanti al portiere avversario e infine un tap-in in sicurezza intorno al fischio finale. Giocate da leader tecnico capace di portare nuovo entusiasmo in una squadra che dopo gli exploit del biennio 2016-2018 aveva faticato a mantenere alto il proprio rendimento.
Retegui e Gudmunsson: il Genoa se li gode
Ora l’ultimo terzo di stagione ci dirà dove potranno arrivare con il Genoa e se l’estate porterà cambiamenti o se la prossima stagione vestiranno ancora la maglia rossoblù.
Entrambi parte fondamentale dell’ossatura della squadra di Gilardino, i due attaccanti stanno facendo le fortune del Grifone ma non solo, rendendosi utili e fondamentali anche per le loro nazionali. Ulteriore conferma dell’ottimo lavoro svolto dalla dirigenza ligure, capace di portare a Marassi due talenti di primissimo livello.
Leggi anche: Fabbian è il talismano del Bologna