Retegui è vicinissimo a diventare un giocatore del Genoa: come verrà impiegato l’attaccante del Tigre nel modulo di Gilardino in Serie A
È l’attaccante che aspettava Alberto Gilardino, e sta finalmente per arrivare in Serie A: Mateo Retegui sembra ormai quasi per certo un giocatore del Genoa, dopo che negli scorsi giorni Sky Sport aveva rivelato lo stato avanzato della trattativa. Questa mattina, ulteriori conferme sono arrivate dalla stampa argentina, secondo cui il giocatore del Tigre in prestito dal Boca Juniors avrebbe ormai trovato l’accordo con la società ligure. Il Mattino riporta che la cifra corrisposta dal Genoa al Boca è di 15 milioni di euro complessivi di bonus, anche se ancora non sono noti dettagli in merito all’ingaggio del giocatore.
Il 24enne attaccante nativo di San Fernando si è messo in luce nelle ultime due stagioni con la maglia del Tigre, segnando in tutto 34 reti in 62 partite, vincendo il titolo di capocannoniere del campionato argentino nel 2022. Ma è grazie a Roberto Mancini che Retegui ha raggiunto una certa fama in Italia: il giocatore, di origini italiane per via di una nonna materna agrigentina, ha esordito in azzurro il 23 marzo nelle qualificazioni europee contro l’Inghilterra. In tutto, nelle sue tre apparizioni con l’Italia, Mateo Retegui ha messo a segno 2 reti, contro Inghilterra e Malta, ed è oggi considerato uno dei giocatori di riferimento nell’attacco di Roberto Mancini.
Dopo le ottime prove primaverili in azzurro, la punta del Tigre ha iniziato ad attirare l’attenzione dei club della Serie A. È stato accostato a Inter, Milan, Juventus e Napoli, ma alla fine nessuna di queste ha fatto un passo avanti per acquistarlo dal Boca Juniors, che ne detiene il cartellino. Ci ha dunque pensato il Genoa, neopromosso dalla Serie B e con forti ambizioni di rimanere nella massima divisione italiana.
LEGGI ANCHE: Renato Sanches alla Roma: cosa serve per l’ufficialità
Retegui al Genoa: perché serve a Gilardino
Protagonista di una sorprendente cavalcata in Serie B l’anno scorso, Gilardino è stato uno dei tecnici rivelazione della scorsa stagione, e punta a stupire con la sua squadra anche in Serie A. Il suo modulo di gioco ideale è il 4-3-3, anche se all’occorrenza ha schierato anche il Genoa con il 4-3-1-2, e una punta come Retegui era proprio ciò di cui aveva bisogno.
I rossoblù sono arrivati secondi l’anno scorso nel campionato cadetto, ma solamente con il terzo attacco del torneo (53 gol segnati in 38 partite). Il miglior realizzatore della squadra è stato l’ala destra islandese Albert Gudmundsson con 14 gol totali, mentre il centravanti Massimo Coda è arrivato a 11 reti. Ma Coda è pur sempre un giocatore in là con gli anni (ne farà 35 a novembre) e che ha giocato poco in Serie A, brillando quasi esclusivamente in B. In termini di prima punta, il Genoa era dunque abbastanza scoperto nella nuova categoria: giocatori come Ekuban, Puscas, Favilli e Yeboah non danno grandi garanzie realizzative.
Retegui rappresenta invece un piccolo colpo per la formazione ligure: è ancora giovane, ma ha dimostrato in Argentina di avere grande confidenza col gol, confermata poi nelle sue prime uscite con la nazionale italiana. L’italo-argentino è una prima punta rapida e perfetta per giocare in verticale, ma è anche un attaccante forte fisicamente e con grande senso della posizione e capacità di difendere il pallone, sa duettare coi compagni e potrebbe rivelarsi un prezioso alleato offensivo per Gudmundsson.
LEGGI ANCHE: Arthur alla Fiorentina: come gioca e perché serve a Italiano