Baby fenomeno solo tre anni fa, Renato Sanches ha vissuto anni difficili in cui sembrava essersi sgonfiato, ma di recente sembra essere rinato.
Dieci minuti di partita che segnano, almeno in parte, un gradito ritorno: nel finale di Portogallo-Francia di Nations League, domenica scorsa, Fernando Santos ha dato nuovamente spazio a Renato Sanches, che mancava dalla nazionale dal novembre 2018.
RAYMOND KOPA, IL PRIMO FUORICLASSE DEL CALCIO FRANCESE
La convocazione per l’ultimo turno della Nations League certifica così l’ottima stagione da cui è reduce il centrocampista lusitano, oggi 23enne ma che qualche anno fa era considerato uno dei più promettenti giocatori al mondo.
BOLIVIA-ARGENTINA, IL 6-1 E L’UMILIAZIONE A MARADONA
Renato Sanches: wonder kid
Nato a Lisbona nel 1997, Renato Junior Luz Sanches proviene da una famiglia di immigrati dalle ex-colonie portoghesi (il padre è di São Tomé, la madre di Capo Verde) e ha iniziato a giocare a calcio fin da giovanissimo, entrando molto presto nelle giovanili del Benfica. Nel 2015 era già largamente impiegato nella prima squadra di Rui Vitoria, accanto ad altri astri nascenti come Gonçalo Guedes e Nelson Semedo.
NELSON SEMEDO AL WOLVERHAMPTON, L’ENNESIMO COLPO PORTOGHESE DI MENDES
La sua prima stagione tra i professionisti è stata talmente buona da valergli la convocazione per gli Europei: il Portogallo vinse anche grazie alle sue prestazioni, e Sanches venne premiato come miglior giovane del torneo. Il Bayern Monaco, così, investì su di lui 35 milioni di euro (più 45 di bonus), una delle cifre più alte mai incassate dal Benfica per un ragazzino.
In Germania, Carlo Ancelotti gli diede molta fiducia, ma Sanches non riuscì a lasciare il segno come ci si aspettava. Per lui si aprirono le porte del prestito allo Swansea, su cui poi avrebbe avuto qualcosa da ridire, ma anche la nuova stagione fu deludente, a causa soprattutto di un infortunio alla coscia che gli fece saltare quasi tutto il girone di ritorno.
RAMSEY, IL JOLLY BIANCONERO RISCOPERTO DA PIRLO
La rinascita al Lille
Si sa che il Lille è una delle squadre più affascinanti in Europa, per un giovane in cerca di consacrazione: da qui sono emersi Eden Hazard, Idrissa Gueye, Benjamin Pavard, Nicolas Pépé, Victor Osimhen e un altro portoghese come Rafael Leão, ma sono anche state rilanciate le carriere di Joe Cole e Salomon Kalou.
VICTOR OSIMHEN, IL NUOVO CRAQUE CHE CORRE FORTE
Mezzala che abbina un grande bagaglio tecnico a ottime doti atletiche, Renato Sanches è il giocatore ideale per un centrocampo a tre, ma nel club francese ha vissuto un’evoluzione tattica che ne ha favorito la duttilità senza intaccarne la rapida integrazione. I numeri sono stati ottimi (30 partite, 4 gol e 1 assist), ma raccontano la rinascita del portoghese solo in maniera limitata.
https://www.instagram.com/p/B7zWTvdhUqX/?utm_source=ig_web_copy_link
Inizialmente schierato da interno nel 4-4-2 di Christophe Galtier, a dicembre è stato spostato nell’insolita posizione di esterno destro; non un’ala, ma piuttosto un regista largo, che sulla fascia ha trovato più spazio rispetto a quello disponibile nel cuore del campo, la zona tradizionalmente più trafficata. Questo cambio ha permesso a Renato Sanches di diventare determinante in Ligue 1, specialmente grazie all’impostazione tattica del Lille, che predilige l’attacco per vie centrali e necessita di centrocampisti capaci a servire gli inserimenti di due punte molto mobili.
CALCIOMERCATO, I 5 ACQUISTI DI LIGUE 1 PIÙ IMPORTANTI
Sanches, un giocatore ritrovato
La stagione in Francia è servita non solo alla crescita tattica di Renato Sanches, ma soprattutto a quella caratteriale: schiacciato dalle forti personalità dello spogliatoio del Bayern, dove è arrivato troppo giovane e con troppe aspettative, al Lille ha ritrovato serenità e fiducia.
SAMUELE LONGA E UNA MALEDIZIONE CHIAMATA SERIE A
Pur avendogli cambiato posizione, il gioco di Galtier ne ha esaltato le doti come mai prima d’ora: Sanches è un centrocampista polivalente, eccellente portatore di palla che, con la sua rapidità, può essere devastante nelle azioni di contropiede; ma, giocando tra le linee come fa al Lille, diventa molto utile anche in fase di riaggressione. Ciò che ancora deve scrollarsi di dosso è la tendenza al gioco solista e al dribbling insistito: migliorando nel gioco di squadra, il portoghese potrebbe tranquillamente diventare uno dei centrocampisti più forti al mondo.
https://www.instagram.com/p/CDbLLcSl372/?utm_source=ig_web_copy_link
L’anno scorso, il Lille ha chiuso al quarto posto, qualificandosi all’Europa League (giocherà nello stesso girone del Milan, che qualche anno fa aveva cercato Sanches, prima che si trasferisse allo Swansea). Di recente, il presidente Gerard Lopez ha rivelato di aver rifiutato diverse offerte per Renato Sanches, di cui una da oltre 70 milioni di euro, ed è stato ripagato con un gran inizio di stagione: gol nell’ultimo match contro lo Strasburgo e primo posto in classifica, a pari merito col Rennes.