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L’urna di Nyon regala il Real Madrid all’Atalanta, attesa quindi da una doppia sfida dai grandi contorni storico-sportivi. Decisivo il fattore campo?

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I sorteggi di Champions League regalano all’Atalanta una doppia sfida dal grande fascino in vista degli ottavi di finale. La squadra di Gasperini incrocerà le spade con il Real Madrid, nel match forse più importante di sempre nella storia della Dea.

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I bergamaschi giocheranno l’andata in casa, essendo arrivati secondi nel proprio raggruppamento, per poi andare in Spagna a contendere la qualificazione ai blancos. Ma attenzione, perché al fattore del pubblico – gli stadi saranno ancora chiusi ai tifosi – può aggiungersi un ulteriore vantaggio: infatti, il Real Madrid non disputa le partite casalinghe al Santiago Bernabeu, sotto lavori. Ergo, le gambe potrebbero tremare meno.

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Fonte immagine: @realmadrid (Twitter)

Real Madrid: percorso (quasi) netto

Il Real Madrid di quest’anno ha parecchie difficoltà oggettive a esprimersi. Nonostante ciò, la forza della squadra è incontestabile, e giustificata dal cammino che i merengues stanno tenendo sia in Europa che in Liga. Dove, di recente, hanno stravinto il derby con la capolista Atletico, anche se poi il vero fattore determinante è legato alla forma con la quale la squadra si presenterà a fine febbraio.

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Nel girone di Champions League, pur con qualche problema, il Real Madrid si è messo dietro Borussia Monchengladbach, Shakhtar e Inter, perdendo due volte contro gli ucraini ma battendo in altrettante occasioni i nerazzurri. Con il Gladbach invece il bilancio è stato più equilibrato: un pari, all’andata in Germania, e il 2-0 di Valdebebas firmato dal solito Benzema. Primo posto e passaggio in cassaforte.

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Real Madrid: come gioca

Il Real Madrid è sempre la creatura concepita a immagine e somiglianza del suo allenatore, Zinedine Zidane. Il modulo base è un 4-3-3 che in qualche occasione è stato sì variato, ma quasi sempre causa emergenza. A pieno regime, i merengues hanno un undici tipo molto forte e praticamente uguale a quello che, negli anni, ha fatto incetta di trofei.

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Davanti a Courtois si muove una difesa rabberciata dagli infortuni, con Nacho che sostituirà Sergio Ramos (infortunato) al fianco di Varane e Lucas Vazquez, adattato per l’assenza di Carvajal, sulla destra. Sulla sinistra, Zidane ha dato definitivamente la titolarità a Mendy, che nelle gerarchie ha superato Marcelo, anche lui fermo ai box. In mezzo si muovono i soliti tre: Casemiro da volante, Kroos e Modric i suoi scudieri.

Benzema e la seconda giovinezza al Real Madrid

Va detto che, prima di fermarsi per infortuno, anche Federico Valverde aveva trovato spazio, costringendo Zidane a mutare modulo. Davanti, con Eden Hazard infortunato cronico e Benzema unico vero leader tecnico, il tecnico francese conta sulla crescita dei brasiliani Rodrygo – sempre più al centro del progetto – e Vinicius Junior, ma nella seconda parte di stagione potrebbe tornare utile anche Asensio.

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Formazione tipo (4-3-3): Courtois; Lucas Vazquez, Nacho, Varane, Mendy; Kroos, Casemiro, Modric; Asensio, Benzema, Rodrygo. Allenatore: Zidane

Real Madrid: le stelle

Karim Benzema sarà l’uomo sul quale il Real Madrid punterà maggiormente per andare avanti in Champions League. Da due anni a questa parte il bomber francese ha ritrovato smalto, rimanendo all’apice anche nel momento in cui la carriera ha imboccato una via discendente dal punto di vista anagrafico.

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Casemiro è l’altro uomo in più: quando manca il buco è evidente, perché il brasiliano ormai è il vero equilibratore della squadra. Inutile ribadire poi che Courtois, Sergio Ramos e Modric siano indispensabili per l’idea di calcio che ha Zidane, bravo in questa stagione a rimettere in piedi anche una risorsa come Kroos. Dalla panchina occhio al già citato Rodrygo: può essere un fattore.

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Fonte immagine: @realmadrid (Twitter)

Real Madrid: i punti deboli

La fase difensiva del Real Madrid è il mismatch sul quale l’Atalanta può ragionevolmente pensare di mettere gli spagnoli in difficoltà. Ovviamente, nel computo dei gol presi, va considerato il fatto che là dietro Zidane spesso ha dovuto reinventare la linea a quattro, e proprio per questo la prolungata assenza di Sergio Ramos potrebbe incidere.

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Inoltre, davanti il Real Madrid al momento è troppo dipendente da Benzema, che segna e dispensa ultimi passaggi con grande continuità. Ma va preservato, con l’Atalanta che ha la possibilità di studiare una gabbia per depotenziarlo, ammesso e non concesso che ci si riesca. Sarà una doppia sfida interessante, che metterà al confronto di una big mondiale una squadra che, negli ultimi tre anni, ha saputo sviluppare un (seppur minimo) proprio dna europeo.

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