Raul Garcia è sempre più leader dell’Athletic Bilbao, grazie all’intuizione del tecnico Garitano che lo ha valorizzato in un ruolo tutto nuovo
I due gol di Valencia, in quel Mestalla che per l’Athletic Bilbao è sempre stato uno stadio tabù, per rilanciare le ambizioni d’Europa dei baschi. E non l’Europa League, bensì la Champions. Sì, avete capito bene: i biancorossi di Gaizka Garitano, dopo il successo di Valencia, sognano in grande. Possono e devono farlo, perché il post lockdown dell’Athletic è da squadra di altissima classifica. Stima e consapevolezza nei propri mezzi hanno raggiunto il livello massimo, cosa non affatto scontata se consideriamo come la società aveva imbastito la nuova stagione.
Salvarsi e togliersi qualche sfizio, tipo arrivare fino in finale di Copa del Rey, per dare il via a un forte svecchiamento della rosa in vista di quello che sarebbe stato il prossimo futuro. Invece i giocatori, ai quali è stato per ora impedito di giocarsi la coppa nazionale, hanno deciso di riaccendere la Liga. Davanti a tutti, a comandare la processione, c’è Raul Garcia. Il centrocampista dell’Athletic è il simbolo di una squadra che ha dimostrato di non arrendersi mai e di credere fermamente in quello che fa. È stato lui, con una doppietta di pregevolissima fattura, ad abbattere un Valencia sempre più in crisi, confermandosi come uno dei calciatori più in palla del momento.
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Raul Garcia, bomber per caso
Alle soglie dei 34 anni, Raul Garcia ha deciso di dare una svolta alle sue statistiche personali. La doppietta firmata a Mestalla ha permesso a ‘Rulo’ di toccare quota 13 gol in Liga, record personale in carriera. Quattro di queste reti sono arrivate alla ripresa del campionato, contribuendo in maniera decisiva a spingere l’Athletic nelle zone alte della classifica. Il primato stabilito precedentemente dal navarro risaliva addirittura alla stagione 2011/12, ai tempi dell’Osasuna, ma nelle ultime due annate Raul Garcia era già stato in grado di scollinare la doppia cifra.
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“Io vado avanti per la mia strada – ha detto a Mundo Deportivo – so che alla mia età è fondamentale lavorare bene per rimanere a grandi livelli”. Entrando un po’ più nello specifico, il goleador rojiblanco ha segnato ben 19 gol con tiri da fuori area, primo in questa speciale graduatoria per quanto riguarda la Liga nel XXI° secolo, davanti a due specialisti come Santi Cazorla e Javier Casquero. Di questi, ben 8 sono stati segnati durante quest’ultima esperienza all’Athletic.
In totale, Raul Garcia ha raggiunto quota 94 gol in Liga, 73 dei quali partendo dalla posizione di centrocampista e i restanti 21 da prima punta, ruolo ritagliatogli da Garitano in quest’ultimo periodo per sopperire alle tante assenze in attacco. Infine, a questi numeri clamorosi e mai troppo sottolineati, si aggiungono anche quattro doppiette in maglia Athletic, una delle quali arrivata in Europa League contro la Dinamo Bucarest. Insomma, una vera e propria risorsa.
IL SASSUOLO DI DE ZERBI STA MATURANDO
𝗣𝗶𝗰𝗵𝗶𝗰𝗵𝗶 𝗱𝗲 𝗿𝗲́𝗰𝗼𝗿𝗱 🔥
⚽️ 13 goles, su mejor registro en @LaLiga 🔝
➕ Suma y sigue, Rulo! 👏#AthleticClub 🦁
— Athletic Club (@AthleticClub) July 2, 2020
Un cambio di ruolo decisivo
Raul Garcia è sempre stato un calciatore con discreti numeri realizzativi. Già ai tempi dell’Osasuna, quando occupava stabilmente il ruolo di centrocampista, sapeva togliersi qualche sfizio in tal senso, ma è con l’Atletico Madrid a essersi definitivamente consacrato. Arrivato sulla sponda colchonera del Manzanarre come ricambio, ci ha messo molto poco a conquistare la fiducia di Simeone. Che, spesso, lo ha utilizzato da trequartista andando a sfruttare le sue qualità in inserimento.
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Il trasferimento a Bilbao, possibile in quanto di origine navarra, invece gli ha permesso di ritagliarsi un’ultima parte di carriera da grande protagonista. Garitano, arrivato sulla panchina dei biancorossi lo scorso anno, lo ha definitivamente lanciato come centravanti, un falso nueve grazie al quale sopperire alla cronica assenza di bocche da fuoco. Con Aduriz ormai ai titoli di coda, poter schierare Raul Garcia nel ruolo di referente offensivo ha permesso al tecnico basco di riportare sia Muniain che Inaki William in fascia, recuperando in una botta sola due calciatori fondamentali per la squadra.
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Una pedina irrinunciabile
E infatti Garitano non lo lascia mai fuori: delle 31 partite finora disputate in Liga dall’Athletic, Raul Garcia è partito titolare in ben 29 occasioni, ottavo calciatore della squadra a essere impiegato per più tempo dall’allenatore bilbaìno. Secondo il sito ufficiale della competizione, inoltre, è il miglior calciatore della rosa nelle statistiche che riguardano i passaggi, i recuperi e i duelli aerei vinti. A livello realizzativo, infine, Raul Garcia si è ritagliato uno spazio importante nella storia del club, in mezzo a mostri sacri come Aduriz, Urzaiz, Iraragorri, Iriondo e l’indimenticabile Telmo Zarra.
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Fantasia, estro e un grande amore per la propria terra. Nel 2015, anno del suo approdo a Bilbao, Raul Garcia ha deciso di sposare definitivamente un progetto sportivo che va oltre il campo. E i tifosi, che da sempre apprezzano questa tipologia di calciatori, lo hanno eletto a loro idolo incontrastato: “Vivo per le emozioni che mi dà uno stadio pieno – ha commentato dopo l’ennesimo gol segnato davanti a pochi intimi – e questa situazione è triste. Non ci si può nemmeno abbracciare, ma so che prima o poi tutto questo finirà”. Magari tra qualche mese, sperando di ritrovarsi tutti insieme a festeggiare qualche traguardo inaspettato.
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