Avrà deciso di aspettare volontariamente: ha un altro sapore la prima doppietta con la maglia della Fiorentina indossando la dieci dei grandi. Altri due gol in una sola partita, Gaetano Castrovilli li aveva realizzati quando era alla Cremonese, nel 2018, contro il Perugia.
Se lo godeva, due anni fa, Massimo Rastelli, l’allenatore che ha saputo inquadrarlo tatticamente e che ora, da spettatore fiero, si gode la sua crescita e questo exploit che lui aveva previsto solo in parte: “Le qualità erano evidenti – le sue parole a Minuti di Recupero -, ma non mi aspettavo potesse fare subito così bene. Non ha per nulla avvertito il peso del passaggio dalla Serie B alla Serie A”.
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La stella Castrovilli: è il miglior talento italiano?
La domanda è ricorrente e inevitabile per un calciatore di assoluto valore che gioca con quella sana presunzione tipica di chi ha personalità che non è mai spocchia. “Sono contento per lui perché, oltre a essere fortissimo, è un ragazzo per bene e molto umile. Mi ha sorpreso la velocità e la naturalezza con la quale si è imposto in una piazza esigente e passionale come quella di Firenze”.
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La domanda di cui sopra ha una risposta sospesa: “Il migliore in Italia? Non saprei, aspettiamo. Barella (che Rastelli ha allenato a Cagliari) è già affermato, gioca in Serie A da più tempo e da due anni è all’Inter. Castrovilli è alla sua seconda stagione a Firenze. Se continua così, allora avremo la certezza di trovarsi di fronte a un talento che ci potrà far divertire tanto nei prossimi anni”.
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La svolta alla Cremonese: il ruolo del futuro
Rastelli ricorda che a Cremona, due anni fa, Castrovilli era un talentuoso jolly che giocava ovunque. Ma la duttilità, spesso, non è un bene: “A Cremona ballava in tanti ruoli, faceva l’esterno, la mezzapunta, il trequartista. In lui ho visto la possibilità di diventare un ottimo interno di centrocampo per la sua capacità fisica, di gamba, unita a tecnica e intelligenza tattica. Quel ruolo poteva essere la sua fortuna e così è stato. Per questo, oggi, vederlo a questi livelli mi rende orgoglioso”.
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Il sogno Europei: sarà protagonista con Mancini?
Manca poco meno di un anno agli Europei e un’altra domanda è invadente: sarà tra i protagonisti? Rastelli non ha dubbi: “Per quello che sta dimostrando, merita assolutamente di essere convocato. So bene che ogni ct si fida del proprio gruppo consolidato di calciatori, ma è sempre attento agli sviluppi del campionato. Uno come Castrovilli, che sta facendo così bene da anni, non potrà essere ignorato”.
Un giocatore universale che sta imparando a fare tante cose: “Ha gamba, è forte fisicamente, ti ribalta l’azione da difensiva ad offensiva, è sveglio, vede le cose prima degli altri. La differenza di categoria la senti soprattutto fisicamente: lui è riuscito a resistere da questo punto di vista. Così è più facile far emergere le doti tecniche”.
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Cremona patria di talenti: sta nascendo un altro Castrovilli?
Rastelli, sempre a Cremona, dove tutt’ora gioca in prestito, ha conosciuto un altro Gaetano, ma stavolta è il cognome di Gianluca, classe 2000, talento di proprietà del Napoli che per l’allenatore campano è destinato ad una carriera ugualmente importante: “Per qualità e caratteristiche, può seguire lo stesso percorso di Castrovilli, ovvero fare 2-3 in Serie B, giocare con continuità, maturare esperienza e poi imporsi in massima serie. Per doti tecniche, visione di gioco e capacità di tiro è un giocatore che può imporsi ad altissimi livelli in Serie A. Ma serve continuità per riuscirci”.