Giacomo Raspadori, attaccante classe 2000 del Sassuolo, sta vivendo un periodo non proprio positivo.
Quando lo scorso 31 agosto il Sassuolo ha scelto di cedere Ciccio Caputo alla Sampdoria, in molti avrebbero scommesso ad occhi chiusi sull’esplosione di Giacomo Raspadori (e anche di Gianluca Scamacca).
L’addio dell’ex bomber di Bari ed Empoli ha di fatto consegnato la titolarità indiscussa all’attaccante classe 2000, che al momento non la sta sfruttando a pieno.
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L’inizio di stagione di Raspadori
Il rendimento sotto tono di Raspadori emerge facilmente guardando i numeri: il talento neroverde ha disputato tutte le partite di campionato, giocandone dieci su dodici dal primo minuto, ma trovando solamente un gol – alla prima con l’Hellas Verona – e un assist con il Venezia.
Eppure, il classe 2000 sta passando molto più tempo in campo rispetto alla passata stagione. A questo punto del campionato, lo scorso anno era sceso sul rettangolo verde per 478 minuti, a fronte dei 754′ di quest’anno. Numeri ben diversi.
Un’alibi potrebbe però essere il difficile periodo del Sassuolo. Se a questo punto della stagione, con De Zerbi in panchina, la squadra aveva 23 punti e ed era fissa al sesto posto in classifica, adesso è tredicesima con appena 14 punti. Numeri che non devono sorprendere visto il cambio in panchina, ma che hanno sicuramente influenzato sul rendimento di alcuni calciatori.
Inoltre, anche la posizione in campo può essere un problema: complici anche gli infortuni di Boga e Djuricic e la presenza di Scamacca, Raspadori ha giocato quattro partite da attaccante centrale, cinque dietro la punta e tre come esterno di sinistra. Questa incertezza tattica non lo sta probabilmente aiutando.
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Le sirene che arrivano da Milano
Secondo l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, il calciatore sarebbe particolarmente scontento di questa situazione e, nel caso arrivasse un’offerta dell’Inter a gennaio, sarebbe pronto ad accettarla. Come ammesso qualche settimana fa dallo stesso Carnevali, Beppe Marotta aveva già fatto un tentativo nella passata estate, sia per Raspadori che per Scamacca.
Se prima il classe 2000 non era così convinto di fare le valigie, adesso le cose potrebbero essere cambiate. L’attaccante non sembra felice con Dionisi, soprattutto per le frequenti sostituzioni prima del novantesimo.
Il Sassuolo, però, valuta il cartellino sui 40 milioni, un prezzo difficilmente raggiungibile senza contropartite. Ed è proprio per questo che la dirigenza nerazzurra sta pensando ad un’operazione sulla base di un prestito con diritto o obbligo di riscatto e l’inserimento nella trattativa di giovani promettenti, come Mulattieri (in prestito al Crotone), Agoumé, Pirola e Satriano.
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