Quanto guadagna un arbitro di serie A è una delle domande più cercate sul web. Di seguito elencati i compensi che possono ricever gli arbitri in Serie A a seconda del ruolo svolto, del tipo di partita e della sua esperienza
L’arbitro: uno dei mestieri più difficili e discussi in assoluto. Il giudice chiamato a far rispettare le regole su un campo di calcio – così come di qualsiasi altri sport –, che può diventare protagonista per diversi motivi. Una sua decisione errata può scatenare il circo mediatico e le proteste dei tifosi, ma una sua direzione autorevole può anche renderlo un protagonista in positivi e quasi alla pari dei giocatori in campo.
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Quanto guadagna un arbitro di Serie A: le cifre
Al di là di quanto possa essere discusso e della bravura più o meno marcata di ogni soggetto nell’interpretarlo, quello di arbitro è un mestiere e come tale viene retribuito. Una questione molto dibattuta quella deli stipendi degli arbitri, tra disinformazione e demagogia (con polemiche figlie di paragoni tra l’arbitro e altre professioni più comuni). Quanto guadagna un arbitro di serie A? Ecco elencati i compensi dati ai direttori di gara di Serie A, a seconda di vari parametri.
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Innanzitutto, il budget stanziato ogni anno per gli arbitri è di circa 4,8 milioni di euro (di cui 4 milioni di euro riservati ai direttori di gara e 800.000 euro agli assistenti). Questo budget è ripartito in modo ancora più specifico a seconda delle mansioni svolte. Per ogni partita diretta gli arbitri guadagnano 3.800 euro, gli assistenti 1.000 il quarto uomo 500, l’arbitro al VAR 1.500 e l’assistente al VAR 700.
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Quelli elencati sopra sono i compensi derivanti dal cosiddetto “gettone di presenza”, ma per gli arbitri ci sono anche delle entrate fisse. Un introito, corrispondente ai diritti d’immagine, che cambia a seconda dell’esperienza accumulata negli anni precedenti. Un direttore di gara internazionale guadagna 80.000 euro annui, gli arbitri che hanno diretto 71 gare in Serie A ne percepiscono 72.000, mentre chi sul curriculum ha 51 a 70 gare può contare su un’entrata di 62.000 euro. Ci sono infine altri due “scalini”: 55.000 euro per chi ha diretto da 26 a 50 gare e 45.000 per chi va da 1 a 25.
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Introiti diversi a seconda dell’esperienza anche per gli assistenti, ma con compensi minori. Chi svolge la funzione di assistente a livello internazionale percepisce 24.000 euro all’anno, mentre la cifra annua riconosciuta agli assistenti neopromossi è di 8.000 euro.
Compenso arbitri in Serie A a partita
- ARBITRO: 3800 euro
- ASSISTENTI E ADDIZIONALI: 1000 euro
- QUARTO UOMO: 500
- VAR: 1500 euro
- ASSISTENTE VAR: 700 euro
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Quanto guadagna un arbitro di serie A con una partita internazionale?
Gli arbitri internazionali, oltre a dirigere le partite di Serie A, possono essere chiamati anche per incontri validi per le competizioni UEFA. In quel caso, a variare i compensi interviene il ranking degli arbitri UEFA. A seconda della loro posizione, i direttori di gara possono percepire tra i 2.500 e i 5.000 euro a incontro.
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Compensi in molti casi criticati, ricevuti da persone chiamate a garantire uno standard di rendimento importante per il regolare svolgimento della Serie A e delle gare europee. Prestazioni figlie di allenamenti giornalieri e continui aggiornamenti sul regolamento, oltre che della capacità di gestire lo stress nell’arbitrare una partita in Italia (paese famoso più di altri per vedere il calcio come una religione e gli arbitri come nemici).
Compenso arbitri nelle Coppe Europee a partita
- PRIMI TURNI: 4800 euro
- QUARTI DI FINALE: 5800 euro
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