Il PSG – cioè Qatar Sports Investments – ha acquistato una quota di minoranza nel Braga, nonostante quello che diceva il presidente dei portoghesi.
“Il Braga non sarà il satellite di nessuno” protestava lo scorso luglio Antonio Salvador, presidente del Braga, davanti ai giornalisti che insinuavano che il club portoghese stesse per diventare una succursale del Paris Saint-Germain. Invece, qualche mese dopo scopriamo che le cose sono molto diverse.
Questa mattina, infatti, Qatar Sports Investments – la società controllata dal fondo sovrano di Doha e presieduta da Nasser Al Khelaifi – ha comunicato l’acquisizione del 21,67% delle quote del Braga. Una minoranza delle azioni, ma che di sicuro smentisce le parole di Salvador, che sempre lo scorso luglio aveva assicurato che nulla di tutto questo sarebbe avvenuto, mentre in realtà si accordava con i proprietari del PSG per un loro ingresso nel club portoghese.
Accordo PSG Braga: cosa può succedere adesso
A dare per primo la notizia, la scorsa estate, era stato Le Parisien, che aveva parlato di una partnership tra il club lusitano e quello francese. Secondo il quotidiano transalpino, a suggellare l’accordo ci sarebbe stato anche il trasferimento in prestito di due giocatori da Parigi al nord del Portogallo, i 18enni Enzo Tayamoutou e Jordan Monteiro.
Salvador, che presiede il Braga dal febbraio 2003, aveva subito precisato a Record che i due prestiti erano confermati, ma che si trattava solo di operazioni di mercato: “Non formeremo nessuna partnership col PSG“. Parole ben diverse da quelle che si possono leggere oggi sul comunicato congiunto delle due società, in cui proprio l’imprenditore portoghese dice: “Il Braga è lieto di dare il benvenuto a QSI come investitore nel nostro Club. Crediamo che sia il giusto azionista per accelerare il nostro processo di crescita ed espansione”.
https://twitter.com/tariqpanja/status/1579359516415905792
Il PSG dovrebbe aver rilevato tutte le quote di Olivedesportos, la media company di proprietà di Joaquim Oliveira, diventando così il secondo azionista del Braga dopo il club stesso (che controlla il 36,88% delle quote). Ma come faceva notare a luglio Pippo Russo su Calciomercato.com, una quota di minoranza sarebbe solo un primo passo verso l’acquisto del pieno controllo della società lusitana, in cui circa il 42% delle azioni è suddivisa tra azionisti minori e potrebbe venire rastrellata da QSI nei prossimi mesi, compiendo una vera e propria scalata ai vertici del Braga.
L’investimento in Portogallo, in quello che negli ultimi vent’anni s’è affermato come la quartra forza del calcio locale dietro alla celebre Tres Grandes, può essere strategico per il PSG, entrando in un contesto sportivo economicamente poco competitivo ma che produce giovani di talento in gran quantità. Gran parte del merito di questa operazione sarebbe di Antero Henrique, ex-direttore sportivo del Porto fino al 2016, quindi per tre anni a Parigi, dove già aveva cercato di stabilire una partnership col Vitoria Guimarães, ma senza successo.
A marzo 2022, Henrique è stato nominato alla direzione del campionato di calcio del Qatar, tornando a influire sulle mosse del PSG, anche se in maniera non ufficiale, spingendo ad esempio per l’assunzione del connazionale Luis Campos come nuovo direttore sportivo. E, sempre stando a quanto sostenuto da Russo, ci sarebbe il suo zampino anche nell’operazione Braga, così come dietro a nuovi rapporti tra il club francese e Jorge Mendes, visti ad esempio con l’acquisto di Vitinha – gocatore di Gestifute – da parte dei parigini.