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Aria di cambiamento al Porto: a gennaio il club di Sergio Conceição ha già ceduto due delle sue colonne degli ultimi anni, Corona e Oliveira. Cosa sta succedendo?

Negli scorsi giorni si è parlato molto dell’arrivo di Sergio Oliveira in Serie A: il centrocampista portoghese, che un anno fa condanna la Juventus all’eliminazione dalla Champions League, era stato a lungo nel mirino dei club italiani, concludendo il suo trasferimento nel nostro campionato solo questo gennaio.

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Ma, mentre il lusitano si accasava alla Roma – prestito oneroso a 1 milione di euro, con diritto di riscatto a 13 – la sua squadra di provenienza cedeva un altro importante elemento della formazione di Sergio Conceição degli ultimi anni, Jesus “Tecatito” Corona, passato a Siviglia per soli 3 milioni di euro.

Una rivoluzione al Porto

Due cessioni di un certo peso, magari non economico ma sicuramente tecnico, con due giocatori di soli 29 anni che hanno dato tanto a questo club. Sergio Oliveira gioca qui da sempre ed è stato uno dei fedelissimi di Conceição, con 174 presenze, 39 gol e 25 assist totali. Tecatito, invece, si affermato come uno dei fantasisti più entusiasmanti in Europa, arrivato al Porto nel 2015 e protagonisya di 287 partite, con 31 gol e 69 assist.

E allora perché il Porto se n’è liberato a stagione in corso e per cifre così basse? I motivi sono diversi, e vertono principalmente attorno a una questione economica: i Dragões hanno da sempre una politica basata sull’acquistare giocatori di prospettiva, farli maturare e cederli per grosse cifre. Con Corona e Oliveira sembrava fosse possibile fare un grande incasso la scorsa estate (erano stati entrambi a un passo dalla Fiorentina), ma così non è stato.

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Questo intoppo ha messo fretta alla società, specialmente per quanto riguarda la situazione del messicano: Tecatito aveva deciso di andarsene, e il suo contratto scadeva a giugno 2022, per cui il Porto ha dovuto accettare di cederlo per un’offerta ribassata. Situazione diverse per Oliveira, che dovrebbe restare in biancazzurro fino al 2025 ma ha un contratto molto pesante (2,5 milioni l’anno).

Che i due fossero ormai sulla soglia era divenuto chiaro già negli scorsi mesi: nel corso della stagione, Conceição ha centellinato le loro presenze, mantenendolI sotto una media di 40 minuti a partita. Un messaggio abbastanza chiaro: il Porto deve guardare avanti.

Dal mercato non è ancora arrivato nulla di nuovo, ma i Dragões puntano principalmente a sostituire i due partenti con soluzioni interne. L’erede di Sergio Oliveira è logicamente Vitinha, 21enne di ritorno dal prestito al Wolverhampton, mentre come laterale destro sta venendo stabilmente utilizzato Otavio, anche se nel prossimo futuro quel ruolo pare del tutto destinato alla promessa Francisco Conceição.

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