Plusvalenze Inter, quali scenari? Dopo la dolorosa cessione di Hakimi i nerazzurri in estate valuteranno offerte per riequilibrare i bilanci del club
Inter e PSG hanno raggiunto l’accordo per il passaggio al club francese di Achraf Hakimi, laterale destro reduce da una stagione letteralmente dominante sotto la guida di Antonio Conte. Il marocchino ha chiuso su numeri da capogiro e, ovviamente, i top club europei si sono subito interessati a lui.
Il resto lo ha fatto la situazione economica molto delicata del club nerazzurro, che entro il 30 giugno dovrà mettere a bilancio un centinaio di milioni mal contati in plusvalenze. Hakimi aiuterà di certo, ma i tifosi sperano che quello dell’ex BVB sia l’unico sacrificio drastico in un’estate all’insegna della spending review.
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Plusvalenze Inter: il caso Brozovic
Infatti, oltre a dover fare cassa per esigenze di bilancio, l’Inter dovrà riflettere sul da farsi nel caso in cui arrivassero offerte importanti per i cosiddetti big. Per esempio, va monitorata con attenzione la situazione legata a Marcelo Brozovic, il cui contratto scade nel 2022 e per il quale le sirene della Premier League suonano da anni.
Il croato potrebbe essere uno dei sacrificati in cambio di una cifra non eccessivamente elevata, visto che l’Inter – avendolo acquistato nel 2016 per 5 milioni di euro – ha già ammortizzato l’intero cartellino, avendo un peso residuo a bilancio praticamente pari a zero. Se dall’Inghilterra chiamano, Brozovic può partire.
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Plusvalenze Inter: le altre strade
Detto che nessuno dei tre centrali difensivi titolari partirà – nonostante potrebbe portare plusvalenze importanti, infatti, de Vrij, Skriniar e Bastoni sono pietre angolari del progetto Inzaghi -, a centrocampo sono Roberto Gagliardini e Matias Vecino le potenziali galline dalle uova d’oro.
Il primo, in particolare, avendo un costo residuo a bilancio di circa 6 milioni di euro, sarebbe facilmente piazzabile in squadre di medio o alta classifica. Lo stesso discorso vale per l’uruguayano, per il quale però Inzaghi stravede e, di conseguenza, non è da escludere la sua permanenza a Milan.
Così, a rimanere disponibili per una cessione remunerata per bene rimangono Ivan Perisic, al club dal 2015 con ammortamenti annuali ormai annullati, e qualche giovane del calibro di Andrea Pinamonti, Sebastiano Esposito più vari ed eventuali provenienti dalla Primavera. Davanti c’è un’intera estate: ora la palla passa a Beppe Marotta.
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