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Di rimonte scudetto clamorose, con squadre che arrivano a vincere il titolo dopo essere state a lungo dietro in classifica, se ne sono viste molte in Serie A.

La Juventus torna a far paura al Napoli, contro ogni pronostico. I bianconeri erano partiti molto male in questa stagione, ma verso ottobre hanno iniziato a ingranare, e sabato contro l’Udinese hanno centrato l’ottava vittoria consecutiva. Un piccolo record che gli ha permesso di riavvicinarsi al Napoli primo in classifica, che il 4 gennaio ha subito a San Siro con l’Inter la prima sconfitta stagionale. Il campionato è ancora lungo, ma se l’8 ottobre il Napoli era a +10 sulla Juventus (sconfitta in quella giornata dal Milan, oggi a pari punti dei rossoneri), oggi i bianconeri sono passati dall’ottavo al secondo posto, e si trovano a -7.

Molti tifosi partenopei sono ovviamente preoccupati di un possibile riavvicinamento della Juventus, anche perché al momento le vere avversarie per la conquista del titolo italiano sono diventate due. Al secondo posto, come detto, c’è anche il Milan, che ha recuperato un punto rispetto al suo massimo svantaggio dal Napoli (-8). Di rimonte scudetto clamorose, nella storia della Serie A, se ne sono verificate parecchie, ma bisogna dire che non se n’è mai vista una del genere.

Le rimonte scudetto dell’era dei due punti per vittoria

Un altro calcio, con cui oggi diventa difficile fare paragoni. Fino alla stagione 1994/1995, infatti, in Serie A la vittoria valeva solo due punti invece che tre, per cui logicamente i divari in classifica erano più contenuti. Il che non significa che non si siano verificate alcune rimonte scudetto davvero sorprendenti, rimaste nella storia.

Ad esempio, nella stagione 1966/1967 la Grande Inter si trovava prima in classifica a +4 sulla Juventus, con ancora quattro giornate alla fine del campionato, eppure (complice anche lo scontro diretto perso coi bianconeri) venne scavalcata e perse il titolo. Nel 1972/1973 toccò all’altra milanese, sempre a vantaggio della Juve, che nelle ultime sei giornate rimontò 5 punti al Milan, vittima infine della Fatal Verona.

Ma certe cose sono capitate un po’ a tutti, perfino alla Juventus, che nel 1975/1976 passò da beneficiaria a vittima di un simile evento. Per di più in favore del Torino, che rimontò 5 punti nelle ultime nove giornate, e vinse un clamoroso scudetto pur pareggiando l’ultima sfida, mentre i bianconeri cadevano a Perugia. Anche il Napoli, nei suoi anni d’oro, fu rimontato e scavalcato nel finale per la conquista dello scudetto: avvenne nell’annata 1987/1988, quando il Milan di Sacchi mangiò 4 punti in cinque giornate ai partenopei.

Le imprese nell’era dei tre punti: il record

Nell’era dei tre punti per vittoria, fu il Milan a stabilire un importante primato, nel corso della stagione 1998/1999. La squadra allenata all’epoca da Alberto Zaccheroni, in una fase di transizione tra il grande Milan di Capello e quello di Ancelotti, arrivò a rimontare 7 punti alla Lazio capolista, sorpassandola addirittura alla penultima giornata.

Record che però è stato addirittura battuto l’anno dopo e proprio dalla Lazio, rapidamente passata nell’altro ruolo di questa tragedia sportiva. Gli uomini di Sven Goran Eriksson erano finiti addirittura a -9 dalla Juventus di Ancelotti, ma seppero gradualmente rimontare i rivali, che all’ultima giornata s’impatanarono (di nuovo) a Perugia, e lo scudetto andò verso la parte biancoceleste di Roma.

I bianconeri restano comunque la squadra che più di tutte ha beneficiato di clamorose rimonte scudetto nella sua storia, pur avendole anche subite due volte e senza aver stabilito il record. Infatti, agli episodi già citato va aggiunto quello del 5 maggio 2002, quando all’ultima di campionato l’Inter di Hector Cuper completo un eccezionale harakiri perdendo con la Lazio e consegnando lo scudetto ai bianconeri, che erano stati all’inseguimento addirittura da -6.

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