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Chi c’è dietro PIF, il ricco fondo saudita che, dopo il Newcastle, continua a guardare all’Inter per nuovi investimenti nel calcio? Scopriamolo insieme.

Si torna a parlare del fondo PIF, e ancora una volta in relazione all’Inter: le due parti erano già state vicine mesi fa, ma poi il fondo d’investimento saudita aveva cambiato obiettivo, acquistando il Newcastle, e la sua rappresentate Amanda Staveley aveva spiegato che non c’era intenzione di investire nel campionato italiano, definito “un disastro”.

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Il 28 dicembre, però, l’International Business Times ha rivelato che incredibilmente le trattative sarebbero ancora in corso, e anzi prossime a una risoluzione positiva: “nei prossimi giorni verrà dato l’annuncio, con i nerazzurri che dovrebbero essere acquisiti per un sorprendente 1 miliardo di dollari” riporta l’autorevole testata. Anche se poi Ben Jacobs di CBS Sports ha riportato che sia PIF che Suning avrebbero smentito l’accordo, tra i tifosi interisti è tornato l’interesse attorno al nuovo potenziale acquirente del club.

Chi è il proprietario del fondo PIF

PIF è l’acronomo che sta per Public Investment Fund, e rappresenta il fondo sovrano dell’Arabia Saudita. Un fondo sovrano altro non è che un fondo d’investimento di proprietà di uno stato, invece che di un privato. Nel caso specifico, appunto, lo stato in questione è quello saudita: una monarchia assoluta retta fin dal 1032 dalla famiglia Al Sa’ud.

La figura chiave di PIF è Yasir Al-Rumayyan, già presidente della compagnia petrolifera Saudi Aramco e uno dei più potenti e stimati uomini d’affari del paese arabo, che riveste la carica di governatore del fondo. Ma è abbastanza chiaro che il vero potere sia nelle mani del presidente Mohammed bin Salman, cioè il principe ereditario e oggi la figura più influente nel Regno. Bin Salman è anche noto per la sua vicinanza all’ex-Presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi.

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Negli scorsi mesi si è parlato molto di Amanda Staveley, imprenditrice britannica emersa in maniera molto importante durante le trattativa di PIF per l’acquisizione del Newcastle, club di cui oggi è amministratrice delegate. Staveley non fa però direttamente parte di PIF, ma ne è solo una socia nell’affare Newcastle: data la sua lunga attività nel mondo arabo, il fondo l’ha scelta come intermediaria, ma non è detto che possa avere qualcosa a che fare anche nell’eventuale acquisizione dell’Inter o di altri club.

Qual’è il patrimonio del fondo PIF

Non si sa con esattezza a quanto ammonti il patrimonio del fondo sovrano saudita, ma girano diverse stime. Una delle più attendibili è quella dell’istituto SWFI, che parla di 430 miliardi di dollari, in termini di potere economico complessivo.

Significa che PIF sarebbe il nono fondo sovrano più ricco al mondo, davanti anche alla Qatar Investment Authority, proprietaria del PSG: in potenza, quindi, i club di proprietà della società saudita sarebbero i più ricchi del mondo del calcio.

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amanda staveley newcastle pif

Fonte: @Magpie24_7 (Twitter)

Nonostante questo, è difficile che tutti questi fondi vengano investiti unicamente nel settore sportivo europeo, e se anche PIF dovesse acquistare l’Inter il suo peso economico andrebbe suddiviso tra i nerazzurri e il Newcastle (con probabile preferenza per i Magpies, dati i maggiori margini di guadagno della Premier League).

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