Marotta è il nuovo presidente dell’Inter: una decisione un po’ a sorpresa, che potrebbe cambiare le cose in seno al club nerazzurro.
Nella mattina di oggi, l’Inter ha ufficializzato la nomina di Giuseppe Marotta a presidente del club nerazzurro. Una decisione che pochi avevano previsto, ma le cui motivazioni sono ovviamente comprensibili. Negli scorsi giorni, subito dopo la vittoria del 20° scudetto, la proprietà del club è passata da Suning al fondo statunitense Oaktree, a causa del mancato saldo del debito dell’azienda cinese con il suo finanziatore. Questo ha comportato la rimozione di Steven Zhang dalla carica di presidente dell’Inter, che è dunque rimasta vacante fino a questa mattina.
Il brusco passaggio di proprietà ha generato dubbi e preoccupazione tra i tifosi nerazzurri, e anche molta incertezza tra tutti gli osservatori esterni. Oaktree era indicato da tempo come poco interessato a gestire un club di calcio, e secondo alcune previsione avrebbe fatto di tutto per ripianare rapidamente i debiti dell’Inter (vendendo molti giocatori anche importanti) per poi vendere la società. Il timore di molti era dunque uno smembramento della squadra, a partire dalla rosa (il tema del rinnovo di Lautaro Martinez è ancora attualissimo) fino anche alla dirigenza e all’allenatore. In seguito, però, Oaktree ha voluto rassicurare tutti in merito alla volontà di confermare la squadra attuale in ogni suo reparto.
La scelta di Marotta come presidente dell’Inter è quindi un segno di continuità, per tranquillizzare tutto l’ambiente. Consapevole dei successi ottenuti dal club sotto la guida del dirigente lombardo, la nuova proprietà sembrerebbe dunque intenzionata a non assumere in prima persona la gestione dell’Inter, lasciandola nelle mani di chi negli ultimi anni ha raggiunto importanti risultati sportivi, riducendo al contempo l’indebitamento. Una nomina che non è solo un segnale simbolico, ma anche una scelta strategica: in questo modo, Marotta non avrà praticamente nessun altro a cui rispondere all’interno della società, se non unicamente a Oaktree, che però dovrebbe intervenire quasi per nulla nelle questioni tecniche e sportive.
Marotta presidente dell’Inter: cosa cambia nella dirigenza e nel mercato
Fino a questa mattina, Beppe Marotta era amministratore delegato dell’Inter, ma dovrebbe mantenere questa carica anche dopo essere divenuto presidente del club. Nell’annuncio odierno, Oaktree ha anche comunicato la formazione del nuovo consiglio di amministrazione della società nerazzurra, che comporteà alcune novità rispetto al passato. Vengono confermati i consiglieri indipendenti Carlo Marchetti e Amedeo Carassai, oltre ai due ad Marotta e Alessandro Antonello. Nel cda entrano cinque nuovi elementi che lavorano per Oaktree: Alejandro Cano (Managing Director e Co-Head Europe per la strategia Global Opportunities), Katherine Ralph (Managing Director per la strategia Global Opportunities), Renato Meduri (Senior Vice President per la strategia Global Opportunities), Carlo Ligori (Associate per la strategia Global Opportunities) e Delphine Nannan (Senior Vice President per l’ufficio di Oaktree in Lussemburgo). Un sesto nuovo componente del consiglio di amministrazione nerazzurro sarà Fausto Zanetton, che è ad di Tifosy Capital & Advisory, una società di consulenza sportiva fondata nel 2015 a Londra assieme a Gianluca Vialli.
Molti tifosi interisti sono preoccupati che la nomina di Marotta a presidente possa avere un effetto boomerang per l’Inter, togliendo il dirigente varesotto dal ruolo più importante per la società. In realtà, come abbiamo visto, Marotta dovrebbe mantenere anche la carica di amministratore delegato, e la nomina a presidente sembra essere principalmente una questione strategica per renderlo meno vincolato nella gestione del club. In poche parole, Marotta avrà più poteri di prima, anche se resterà da capire se riuscirà a trovare un equilibrio tra i vari impegni e le varie responsabilità. Sembra comunque scontato che, anche dopo questa novità, Marotta resterà a capo anche del mercato dell’Inter.
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