La Juventus sta pensando di cedere Federico Chiesa, il cui inserimento in bianconero è sempre stato difficoltoso. Al suo posto arriverebbero altri due giocatori.
Sembra che si sia arrivati ai titoli di coda dell’avventura di Federico Chiesa alla Juventus. Un epilogo precoce e, per molti versi, inaspettato, visto lo status raggiunto dall’ala bianconera durante gli Europei del 2021. Ma dopo quell’esperienza tutto è andato storto nella sua carriera, e adesso la Juve starebbe seriamente valutando la possibilità di sacrificarlo sul mercato, ricavando dalla sua cessione abbastanza fondi da poter compiere alcuni acquisti in grado di rinforzare la squadra e avviare un nuovo progetto tattico.
A riportarlo, quest’oggi, è la Gazzetta dello Sport: il club torinese non considera più Chiesa come incedibile, e su di lui c’è il forte interesse di Liverpool e Bayern Monaco. L’ala destra ex Fiorentina potrebbe essere venduto per una cifra tra i 40 e i 45 milioni, molto meno rispetto alla spesa complessiva affrontata dai bianconeri per strapparlo ai viola nell’ottobre 2020. Federico Chiesa era infatti arrivato a Torino per un totale di circa 60 milioni di euro, tra spesa del prestito, cartellino e bonus.
Con questa operazione in uscita, la Juve potrebbe ottenere i fondi necessari per concludere due importanti operazioni di mercato, portando in rosa giocatori più congeniali alle idee tattiche di Allegri. In pole positione c’è Nicolò Zaniolo, da sempre molto apprezzato dalle parti della Continassa, e reduce da un campionato vinto con il Galatasaray, segnando 5 gol in 10 partite. La Juventus crede nella possibilità di rilanciare (e consacrare) l’ex talento della Roma. E poi c’è Willy Gnonto, che a 19 anni ha fatto bene al Leeds (4 gol e 4 assist in 28 partite), ma che difficilmente seguirà il club in Championship nella prossima annata.
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Perché Federico Chiesa può lasciare la Juventus
Tanti motivi hanno portato all’apertura di questa possibilità di cessione. Nulla è ancora decisivo, ovviamente, ma al suo arrivo Chiesa pareva destinato a diventare uno dei pilastri della Juve dei prossimi anni, e a maggior ragione dopo l’Europeo del 2021. Ma così non è stato, e anzi il ruolo dell’attaccante ex Fiorentina è divenuto sempre più marginale in bianconero.
Sicuramente ha contribuito il suo lungo infortunio, che lo ha tenuto fuori per quasi tutto il 2022 a causa della rottura del crociato. Altri problemi fisici di minore entità sono seguiti, penalizzando comunque le prestazioni del giocatore. Nell’ultima stagione, Chiesa ha portato a casa appena 4 gol e 6 assist in 33 partite: troppo poco, per un giocatore che guadagni 5 milioni netti all’anno. Da incedibile, la sua posizione nella Juventus è andata quindi diventando sempre meno stabile.
Ma il sentimento è probabilmente reciproco: lo stesso Chiesa oggi non vedrebbe più una permanenza in bianconero come qualcosa di fondamentale per la sua carriera. Soprattutto nelle condizioni attuali a livello tattico, con Allegri che lo ha spesso schierato in un ruolo non suo, o lo ha sottoposto a compiti differenti, che rendono l’attaccante meno efficace in fase offensiva. Una separazione questa estate, quindi, potrebbe incontrare i favori di entrambe le parti in gioco.
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