Fra le novità di questa stagione di Serie A c’è il Como, promosso dalla scorsa Serie B. Un traguardo molto importante per la squadra che, nel 2019, ha avviato un grande progetto, super ambizioso, grazie alla nuova proprietà indonesiana, fra le più ricche al mondo. Nonostante questa grossa disponibilità, la società ha preferito fare in maniera diversa, più graduale, step by step. Ha investito in giocatori sì ma anche in strutture, in dirigenti e in altre cose che hanno permesso a tutto l’ambiente di crescere, di anno in anno, fino ad arrivare alla tanto sognata Serie A.
Thierry Henry è uno degli investitori più famosi e importanti, Dennis Wise è il direttore sportivo e l’allenatore è Cesc Fabregas. Insomma, gente che qualche pagina di storia del calcio l’ha scritta. Ora che ha raggiunto la massima serie, l’obiettivo è quello di migliorare, ancora e ancora, fino a sperare, magari già dal prossimo anno, di entrare in Europa. Il prossimo passo è questo ma, come sempre, e come prima… step by step.
Il progetto Como un’eccezione in un paese senza soldi né idee
E infatti il Como è un club che ha deciso di investire tanto in strutture, nel settore giovanile e nell’acquisto di giocatori esperti sì (Reina, Alberto Moreno, Sergi Roberto e anche Varane, che ha poi deciso di ritirarsi) ma anche di tanti talenti da poter far crescere. Uno su tutti, Nico Paz, preso addirittura dal Real Madrid per 6 milioni – ma i Blancos continuano a mantenerne il controllo con prelazione, recompra e percentuale di rivendita. La parola d’ordine quindi è una e soltanto una: crescere, pian piano, ma crescere. Quanti altri club italiani hanno avuto l’idea di acquistare, ad una buona cifra, un talento come questo del Real?
E sono tutti questi fattori a rendere oggi il Como una realtà troppo importante per il campionato e per questo tutti dovremmo tifare per la salvezza e non solo. Le disponibilità economiche della proprietà, gli ospiti vip sempre presenti allo stadio (al Sinigaglia per il match col Parma c’erano anche Hugh Grant e Andrew Garfield) e quindi la visibilità agli occhi del mondo, gli investimenti nelle strutture e nei giovani sono elementi importanti che impreziosiscono il nostro campionato. E che, per certi versi, sono anche un’eccezione, visto che poche altre squadre in Italia hanno queste possibilità e soprattutto queste idee.