Se sei un appassionato di calcio e segui il Napoli, di certo ti starai chiedendo: “Ma perché Kvaratskhelia non ha giocato contro il Lecce?”. Soprattutto se lo hai nella tua squadra del fantacalcio. Le voci hanno iniziato a circolare: sarà per il contratto, sarà perché De Laurentiis è arrabbiato, sarà che… ecco, no, nessuna di queste ipotesi è quella giusta. In realtà, dietro questa decisione c’è una motivazione ben precisa, e Antonio Conte ci ha messo la faccia per spiegarla.
Prima di tutto, parliamo del tema caldo: il rinnovo di Kvaratskhelia. Si sa, quando si parla di contratti, specialmente di giocatori importanti come lui, si apre sempre il vaso di Pandora. De Laurentiis ha lasciato intendere che le trattative sono ancora in corso e, come sempre, non le manda a dire: “Se andrà via ce ne faremo una ragione”, ha detto senza troppi giri di parole. Insomma, per ADL, se Kvara decidesse di cambiare aria, non ci sarebbe nessun dramma, e il club andrebbe avanti lo stesso. È il classico atteggiamento di chi sa che il calcio è fatto di partenze e arrivi, ma anche di chi non vuole mostrarsi “ostaggio” di un solo giocatore, per quanto forte possa essere.
Eppure, Conte ha chiarito in conferenza stampa che la scelta di tenere fuori Kvara contro il Lecce non ha nulla a che vedere con il suo contratto. “Il rinnovo? Sì, è in discussione, ma non influisce sulle mie decisioni tecniche”, ha detto l’allenatore, con quel tono fermo che ci si aspetta da uno come lui. Quindi, se pensavi che Kvara fosse stato punito per qualche questione contrattuale, mi spiace deluderti: niente di tutto questo.
Un’assenza “strategica”: Conte gestisce il tour de force del Napoli
E allora perché tenere fuori uno come Kvara, soprattutto in una partita in cui la sua creatività poteva fare la differenza? La risposta è semplice: gestione delle energie. Il Napoli sta per affrontare un periodo intenso, con partite cruciali e scontri diretti, e tra questi c’è la sfida contro il Milan. In pratica, Conte ha fatto due più due: perché rischiare il suo asso nella manica in una partita che, sulla carta, dovrebbe essere “meno complicata” come quella contro il Lecce, quando può preservarlo per le sfide più impegnative?
Se ci pensiamo, è una mossa che ha senso. Kvara ha giocato quasi tutte le partite senza mai un vero riposo, e Conte sa bene che ogni giocatore ha bisogno di rifiatare per essere al top nei momenti che contano davvero. “È un ragazzo serio, un professionista esemplare”, ha detto Conte. Insomma, il tecnico ha voluto mandare un messaggio chiaro: Kvara non è in panchina perché sta giocando male o perché c’è un problema, ma solo perché è parte di una strategia più ampia.
E qui si smonta un altro mito. Alcuni rumors parlavano di possibili problemi fisici per Kvaratskhelia, ma Conte è stato categorico: niente infortuni, niente dolori muscolari, niente di niente. Kvara sta benissimo, è pronto e carico. La scelta è stata puramente tattica e volta a evitare che si logori fisicamente prima delle grandi sfide. Quindi, se ti stavi preoccupando che fosse un segnale di un problema più serio, tira un sospiro di sollievo: è solo una pausa di riflessione per tornare più forte di prima.
Dietro la decisione di Conte: una strategia ben precisa
Certo, qualcuno potrebbe dire: “Ma non è un segnale che il club non vuole rischiare un giocatore che potrebbe andarsene?”. In realtà, se c’è una cosa che Conte ha dimostrato nel corso della sua carriera, è che non si lascia influenzare da questioni contrattuali. La sua attenzione è tutta rivolta al campo e alla preparazione delle partite, e la gestione di Kvara ne è la prova. Tra l’altro, con il Napoli impegnato in una serie di partite ravvicinate, è fondamentale avere tutti i giocatori nella miglior forma possibile. E il georgiano, con la sua qualità e la sua creatività, è un elemento chiave che Conte vuole preservare per i momenti cruciali.
Quindi, alla fine, cosa significa tutto questo per il futuro di Kvaratskhelia con il Napoli? Conte ha voluto mandare un messaggio chiaro: finché lui sarà l’allenatore, Kvara avrà sempre un ruolo centrale nella squadra, a prescindere dalle trattative contrattuali. La gestione delle sue energie è solo un segnale che il club vuole farlo rendere al massimo e garantire che sia al top nei momenti più importanti della stagione.
È vero, le parole di De Laurentiis hanno alimentato le speculazioni, e il rinnovo è ancora un argomento caldo, ma per ora Kvara è concentrato solo sul campo. E questo è ciò che conta. Magari, la prossima volta che lo vedremo in campo, sarà proprio in una di quelle partite decisive in cui farà esplodere la sua qualità.