Amorim è l’allenatore dello Sporting Lisbona che questa sera sfida l’Atalanta in Europa League, e sul suo futuro girano voci entusiasmanti.
1-1 all’andata, ma poteva andare molto meglio. Questa sera lo Sporting Lisbona si gioca il passaggio al prossimo turno di Europa League in una sorta di gara secca contro l’Atalanta, che mette a confronto due delle “piccole d’Europa” con la più forte identità tattica e gli allenatori più iconici. Difesa a tre, gioco offensivo, ricerca del possesso, capacità di ottenere tanto con poco: Ruben Amorim non è poi così differente da Gian Piero Gasperini, se non per il fatto che potrebbe essere suo figlio (ci sono 27 anni di differenza tra i due) e che la sua carriera è in rampa di lancio.
Il suo nome è sul taccuino di diversi club in giro per il mondo, soprattutto in Premier League. Ma è almeno dal 2020, quando ha preso in mano uno Sporting disastrato e nel giro di un anno lo ha portato a uno scudetto che mancava da 19 anni, che viene considerato uno dei tecnici più promettenti in Europa. In tre stagioni e mezza, ha conquistato ben quattro trofei in Portogallo (un campionato, due coppe nazionali e una Supercoppa) e quest’anno si trova primo in classifica. Non ha però mai superato i gironi di Champions League nelle due occasioni che ha avuto, e questa Europa League è la sua occasione per ottenere un risultato importanti anche a livello internazionale.
È presto per parlare delle possibilità dello Sporting di vincere la coppa, ma di sicuro il possibile accesso ai quarti di finale (risultato già raggiunto l’anno scorso) aumenterebbe il suo blasone come tecnico di successo. È ovvio che non dipenderà da questo il suo futuro, e che la prossima estate probabilmente Amorim lascerà Lisbona a prescindere dai suoi risultati in Europa League. Ma una buona prestazione in una coppa europa è l’ultima cosa che manca al suo curriculum da tecnico di primo piano, e potrà influire sulle sue possibilità di convincere veramente un club di primo piano della Premier League, ampliando il ventaglio delle sue possibilità.
Caccia a Ruben Amorim: i club che lo vogliono per la prossima stagione
Difficilmente lo vedremo ancora sulla panchina dello Sporting, nel 2024/2025. In quattro stagioni a Lisbona, Ruben Amorim ha fatto praticamente tutto quello che poteva, impreziosendo la bacheca del club e mantenendolo ad alto livello in patria anche di fronte alle continue cessioni dei pezzi pregiati della sua rosa (in questi pochi anni ha perso Nuno Mendes, Tiago Tomas, Pedro Porro, Matheus Nunes, João Palhinha, Manuel Ugarte e Chermiti). Il suo profilo è perfetto per una squadra che ricerca un gioco proposito e che ama stare in controllo, ma soprattutto per un club con tanti giovani o necessità di rifondare un progetto tecnico dopo la fine di un ciclo.
Lo cercano soprattutto in Premier League, e in particolare il Chelsea, che secondo le fonti inglesi starebbe per decidere tra lui e Roberto De Zerbi chi sarà il sostituto di Mauricio Pochettino. Anche il Manchester United si è interessato a lui, secondo quanto scritto da Football.London, e forse i Red Devils, dopo l’arrivo in società di Sir Jim Raticliffe, potrebbe riuscire a trovare la stabilità societaria necessaria a non bruciare un altro allenatore, come fatto con Ten Hag. L’opzione più interessante, e forse anche più probabile, potrebbe però essere il Liverpool, che nella corsa a Xabi Alonso come erede di Klopp sembra partire in ritardo rispetto al Bayern Monaco.