Piace a Messi ed è stato incoronato da Iniesta: Pedri è una delle poche note liete della stagione del Barcellona
La 2020/21 non sarà sicuramente ricordata come la stagione del Barcellona: i blaugrana, ormai virtualmente fuori dalla Champions League e terzi in campionato, difficilmente quest’anno alzeranno un trofeo. Se n’è reso conto Koeman, che pochi giorni fa ha ammesso candidamente come la squadra stia evidenziando problemi decisamente profondi, ma se ne sono resi conto anche i diversi candidati alla presidenza.
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Infatti, il vero appuntamento sono le elezioni che si terranno di qui a un mese, dalle quali il Barcellona dovrà uscire rinnovati sia negli uomini che nel progetto sportivo. Di quest’ultimo, ancora per un bel pezzo, farà parte Pedri, una delle poche note liete del Barça in questa infausta annata. Nel recupero contro l’Elche, il centrocampista canario si è messo in mostra come uno dei migliori in campo.
Pedri contro l’Elche, la prestazione perfetta
Nella partita vinta 3-0 contro i valenciani, Pedri ha sfoderato la prestazione perfetta. Innanzitutto perché ha messo il piede in tutte le azioni che hanno portato ai gol, toccando almeno una volta il pallone nelle tre distinte occasioni. In secondo luogo, per le statistiche messe insieme in novanta minuti nei quali tutta la sua classe è fuoriuscita confermando, se ancora ce ne fosse il bisogno, quando sia stato azzeccato l’investimento su di lui.
Il 91% di precisione nei passaggi è solo il primo dato che impressiona, ma a questo dobbiamo aggiungerci ben 97 tocchi di palla, 4 lanci lunghi completati su altrettanti tentativi, 7 duelli vinti su 12, 1 dribbling, 1 intercetto e 4 tackles, segno di come il ragazzo ami giocare palla al piede ma, contestualmente, sia assolutamente disposto a lottare per aiutare il Barcellona in fase difensiva.
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Il tutto, ovviamente, alla tenera età di 18 anni, compiuti alla fine dello scorso mese di novembre. Il Barcellona lo ha acquistato dal Las Palmas per 10 milioni di euro, cifra assolutamente risibile se consideriamo il potenziale ancora inesplorato del ragazzo. E oggi Koeman, che gli ha concesso sin da subito fiducia, raccoglie i frutti di quanto seminato.
Dicono di lui
Proprio il tecnico dei catalani, dopo Barcellona-Elche, ha parlato di Pedri: “Per me è molto importante avere calciatori che giocano come lui. È giovane – ha detto il tecnico – però mi sta dimostrando tanto, in primis di essere molto intelligente per come si muove in campo”.
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All’olandese, qualche ora prima, aveva fornito un bell’assist niente meno che Andres Iniesta, del quale Pedri – nell’immaginario collettivo – dovrebbe diventare l’erede: “Ha un potenziale decisamente elevato – ha detto Don Andres – e penso si trovi nel posto giusto per potersi sviluppare in pieno. Deve lavorare con calma e continuare a divertirsi giocando a calcio”.
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Duttilità in campo
Per quanto riguarda l’aspetto puramente sportivo, Pedri ha dimostrato di potersi muovere in diverse posizioni. In questa stagione, la prima al Barcellona, ha giocato un po’ ovunque. Principalmente, il canario si è mosso da mezzala sinistra, ma nel 4-2-3-1 visto talvolta con Koeman si è anche adattato trequartista o, all’occorrenza, è stato sistemato largo a sinistra.
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Il suo stile di gioco, invece, rimane immutato: con il baricentro brevilineo si muove rapidamente per tutta la zona centrale del campo, cercando di togliere riferimenti agli avversari fornendo appoggio costante ai compagni. Con Messi si è integrato molto bene, a tal punto che la Pulga ha condiviso in campo parecchi minuti con il 2002 ex Las Palmas.
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Che, adesso, cerca la consacrazione. Comunque finirà la stagione, la prima annata di Pedri al Barcellona non potrà che essere considerata più che positiva. Poi, a bocce ferme, vedremo se fuori dall’emergenza i catalani punteranno ancora forte su di lui. Nel frattempo, c’è un sogno intermedio che si chiama Europeo, ma forse per finire nella lista di Luis Enrique è ancora troppo presto. Per ora, va bene brillare con il Barça.
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