Paulo Dybala ha trasformato il penalty del pareggio contro l’Inter e ha fatto dichiarazioni molto interessanti nel post partita.
La Juve può uscire con il sorriso dallo stadio di San Siro. La prestazione non è certo stata un granché – soprattutto nel primo tempo – e il rigore decisivo è frutto più di un errore individuale che di meriti bianconeri, ma il ciclo terribile è terminato e gli uomini di Max Allegri ne sono usciti assolutamente rinforzati.
Tra il derby con il Toro, le sfide con Roma e Inter e le due partite di Champions, la Vecchia Signora ha ottenuto quattro vittorie e un pareggio, subendo una sola rete. Tutto questo senza Paulo Dybala, l’uomo che può far svoltare la stagione anche dal punto di vista offensivo.
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Dybala, l’ingresso con l’Inter e le dichiarazioni post partita
Entrato a meno di mezz’ora dal triplice fischio, il numero dieci argentino ha decisamente cambiato le sorti del match: oltre al gol, ha tentato ben quattro conclusioni e diciotto passaggi, creando tra l’altro due occasioni per i compagni. Numeri che dimostrano un ingresso di grande personalità, nel quale si è visto desideroso di prendersi la squadra sulle spalle.
Nel post partita sono arrivate dichiarazioni di grande importanza da parte di un calciatore che, ormai alla soglia dei ventotto anni, sembra aver raggiunto la piena maturità: “Dopo tanti anni qua, dopo tanti leader che ho avuto la fortuna di avere, sono cresciuto. Voglio aiutare i più giovani, quelli che sono arrivati da poco. Penso sia arrivato il mio momento e cerco di fare il meglio per la squadra.”
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Cosa attendersi dal suo futuro
Considerato che l’annuncio per il rinnovo sembra sempre più vicino, quelle di Paulo Dybala sembrano vere e proprie dichiarazioni d’amore alla sua squadra. Gli ultimi mesi del calciatore argentino sono stati parecchio difficili e non può essere un caso che questo sia coinciso con la prima vera stagione negativa juventina.
Che questo possa essere un anno di svolta nella carriera del numero dieci è stato chiaro fin da subito. L’esperienza di Dybala in bianconero si può dividere in due parti, entrambe composte da tre stagioni: una senza Cristiano Ronaldo e una condividendo lo spogliatoio con il fuoriclasse portoghese. Nella prima, con il classe ’93 vero punto di riferimento della squadra, sono arrivate 140 partite tra tutte le competizioni, condite da 68 gol e 23 assist.
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Dall’arrivo di CR7 il rendimento e i numeri dell’ex Palermo sono decisamente calati, complici anche alcuni problemi fisici. Le partite sono state 114, i goal 32 e gli assist 19. Come era lecito attendersi, l’argentino è stato il calciatore che più di tutti ha patito l’arrivo del portoghese.
Complice il desiderio di cambiare aria di Ronaldo, la Juventus ha fatto una scelta diversa la scorsa estate. Aprendo alla cessione con il Manchester United e venendo incontro alle richieste del calciatore, ha deciso di puntare sul suo numero dieci, diventato ormai anche capitano in assenza di Chiellini. Con Allegri come alleato in più, Paulo Dybala è così pronto per prendersi sulle spalle la Juve, con la stessa classe di sempre, ma una maturità pienamente raggiunta.
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