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Dopo una prima parte di stagione molto difficile a causa di infortunio e operazione, nella seconda parte di annata Mario Pasalic si è reso protagonista del finale in crescendo dell’Atalanta, ancora una volta qualificatasi alla Champions League. Con 6 reti e 3 assist in Serie A il croato ha contribuito al raggiungimento dell’obiettivo europeo e si è conquistato anche la convocazione con la Nazionale per gli Europei di quest’estate. Ai nostri microfoni il suo agente, Marko Naletilic, si è espresso su ciò che Pasalic ha fatto e su ciò che potrà ancora fare, senza problemi fisici.

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Pasalic, l’agente: “Resta sicuramente all’Atalanta, mi aspetto che migliori ancora”

Ancora una volta l’Atalanta si è qualificata in Champions League e Pasalic ha dato una grossa mano, nonostante abbia dovuto giocare meno.

“Il club ha portato di nuovo a casa un grandissimo risultato, sta facendo miracoli da anni. Mario adesso sta bene fisicametne, pian piano a fine campionato è entrato in campo con una condizione fisica migliore rispetto all’inizio. Quella sosta forzata ha ovviamente lasciato delle tracce, non si poteva ripartire subito da dove aveva iniziato. Ora andrà agli Europei e in questa generazione della Nazionale croata lui è anche più importante rispetto a prima. Il C.T. lo vede molto bene e lo utilizzerà in maniera corretta, anche per il patrimonio che Mario rappresenta per l’Atalanta. Vedo un futuro positivo. Dopo gli Europei si riposerà e sarà il Mario visto nella stagione precedente”.

Che ruolo può avere la sua Croazia ai prossimi Europei?

“La Croazia ovviamente ora ha dei giocatori che rispetto a prima sono più anziani. Altri, come Mandzukic e Rakitic, non fanno più parte del gruppo. Un centrocampo così però, ancora oggi, ce l’hanno in pochi, probabilmente la Croazia ha il miglior centrocampo d’Europa. Modric è ancora molto forte, così come lo sono Brozovic e Kovavic, che al Chelsea sta facendo bene. Poi ovviamente c’è anche Mario. Sono 4 centrocampisti molto forti. Anche per questo motivo per Pasalic non è stato facile entrare in Nazionale all’inizio, ora invece ha fatto già le qualificazioni segnando gol importanti, si tratta di un giocatore fondamentale. Non so che tipo di percorso farà la Croazia, in un torneo come questo cambiano tante cose. Magari, per esempio, nessuno si aspetterà nulla dall’Italia che invece può andare lontano: contano freschezza, motivazione e atteggiamento. Ci sono state tante partite in un periodo molto corto per via del COVID-19, tanti giocatori saranno stanchi, mentre chi ha giocato di meno sarà importante. Tutto è da vedere, io sarei contento se la Croazia e l’Italia passassero i giorni, anche paradossalmente dopo diventa tutto più facile. L’Italia ha giocatori giovani e promettenti che sono molto motivati, per esempio Chiesa che sta diventando importante”.

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Pasalic ha segnato appena 3 reti in meno della scorsa stagione con 10 presenze mancanti (e più di 1000 minuti in meno di gioco). Il prossimo anno vedremo il vero Mario Pasalic?

“Io mi aspetto ancora progressi con l’Atalanta e con Gasperini. Ovviamente tanto dipenderà dalla squadra, specialmente dall’allenatore, come vale d’altronde per tutti i giocatori. Gasperini rende i ragazzi migliori, anche grazie alla preparazione fisica. Mi aspetto di certo un Mario ancora più forte. La media gol va bene, lui è un centrocampista che si inserisce bene negli spazi. Ha numeri davvero importanti, nella scorsa stagione ha segnato 9 gol in Serie A e questo dato è importante per un centrocampista. Anche sotto questa luce lo vede il C.T. croato, che infatti lo ha utilizzato a volte come falso nueve. Agli Europei forse, in alcuni frangenti di qualche partita, lo si potrà vedere proprio in questo ruolo”.

Ovviamente durante e dopo gli Europei il cartellino di Pasalic potrebbe essere oggetto di interesse…

“Lui ha un contratto lungo con l’Atalanta, se avrà l’occasione e la possibilità dovrà fare un buon Europeo. Sicuramente giocherà nell’Atalanta nella prossima stagione e io vorrei che lui non solo restasse ma migliorasse ancora per diventare un giocatore di livello top, perché ne ha le potenzialità. L’infortunio l’ha frenato ma il giocatore ha fatto vedere quello che può fare. E inoltre il mister è il migliore possibile per le sue caratteristiche. Dopodiché sarà ovviamente anche un giocatore più importante sul mercato ma le decisioni si prendono in due”.

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