La Tregua di Natale del 1914, durante la Grande Guerra, è uno degli episodi più affascinanti della storia del pallone. Anche se spesso troppo romanzato.
Tra le storie natalizie più interessanti che potreste raccontare oggi a pranzo, c’è senza dubbio quella della Tregua di Natale del 1914, avvenuta durante la Prima Guerra Mondiale. La leggenda nella leggenda vuole anche che, in quello’occasione, i soldati nemici decisero di giocare una partita di calcio. Ma cosa c’è di vero in questa storia, spesso raccontata in trasmissioni tv e siti di storytelling sportivo?
La vera storia della partita di calcio della Tregua di Natale 1914
Prima di tutto, un veloce ripasso di Storia. Il 28 giugno 1914, l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono di Austria-Ungheria, viene assassinato a Sarajevo, nell’odierna Bosnia-Erzegovina. Un mese dopo scoppia la Grande Guerra, com’era nota all’epoca, che poi sarà chiamata Prima Guerra Mondiale. I due schieramenti sono, in buona sostanza: da un lato Francia, Regno Unito e Russia, e dall’altro Germania e Austria-Ungheria (almeno all’inizio del conflitto).
Il fronte principale e più cruento è quello occidentale, che corre tra Francia, Germania e Belgio (occupato dai tedeschi). Qui, il 17 dicembre, inizia la Battaglia dell’Artois, nata da un attacco francese, che consente di avanzare e conquistare un bel po’ di terreno, fino a che la pioggia e poi la nebbia non costringono a interrompere l’offensiva. È più o meno in questa zona che si sarebbe verificata la famosa Tregua di Natale, in cui i soldati di entrambi gli schieramenti avrebbero smesso di spararsi e, usciti dall trincee, si sarebbero incontrati per scambiarsi doni occasionali. E anche per giocare una partita a calcio.
La notizia inizia a diffondersi relativamente presto, nelle retrovie. Il 6 gennaio 1915, il Daily Mail pubblica una lettera inviata da un soldato britannico alla famiglia: “Ho sentito che altrove lungo la trincea alcuni dei nostri hanno giocato a calcio coi tedeschi il giorno di Natale”. Iniziano a circolare altre lettere simili, e tutte o quasi hanno in comune i seguenti i punti: non vi hanno assistito di persona, ma hanno sentito dire che è successo; sono stati i tedeschi ad invitare gli inglesi a giocare (particolare non da poco, visto come la propaganda descriveva i nemici).
Le voci correvano rapidamente nelle trincee, ma il numero di fonti diverse sembra suggerire che non sia tutta un’invenzione. Ci sono anche alcune testimonianze di prima mano, come quella di Ernie Williams, arruolato nel 6° Battaglione del Reggimento del Cheshire: “Condividevamo dei doni coi tedeschi. Poi da qualche parte, in qualche modo, apparve un pallone da calcio. Venne dal loro lato, non dal nostro. Non formammo delle squadre, era più una sorta di kickabout, saranno state circa 200 persone“.
Verificare se la partita di calcio della Tregua di Natale del 1914 avvenne davvero è quasi impossibile. Oggi, gli storici propendono per l’esistenza di alcune piccole partite occasionali, che hanno coinvolto solo poche centinaia di soldati su oltre 100.000 impegnati sul fronte occidentale. La stessa Tregua di Natale non fu un fenomeno unitario, perché in alcune zone del fronte i soldati continuarono a spararsi come tutti gli altri giorni. L’evento inoltre non piacque agli stati maggiori, che decisero di impedire che si riproponessero in futuro altri episodi di fraternizzazione col nemico. Infatti, non ci furono più tregue di Natale né partite a calcio tra nemici, e la guerra durò fino al 1918, con un costo altissimo in termini di vite umane.
La storia della Tregua di Natale e della sua partita di calcio si diffuse e sviluppo’ in maniera diseguale nell’Europa del dopoguerra. Nella Germania ferita dalla sconfitta e dalle durissime condizioni di pace, la vicenda viene presto dimenticata. Nel Regno Unito, invece, lettere, testimonianze e fotografie alimentano il mito, anche se in realtà non esistono foto della partita di calcio del Natale 1914 (tutte quelle che si trovano online, compresa quella di questo articolo, raffigurano incontri giocati nelle retrovie tra soldati alleati).