Fabiano Parisi è un nuovo calciatore della Fiorentina. In molti, però, stanno sottovalutando un terzino che potrebbe essere il futuro dell’Italia.
Il calciomercato sta entrando nel vivo e deve ancora regalare diversi colpi di pregio, ma alcune cose importanti sono già successe o sono in via di sviluppo, come avviene ogni anno a questo punto di luglio. Per tanti mesi, si è parlato del futuro di Fabiano Parisi come se fosse destinato a una delle maggiori big del nostro campionato. La Juventus aveva sottolineato da tempo il suo nome sul taccuino, la Lazio probabilmente anche da prima e vale lo stesso per l’Inter, nonostante i nerazzurri attualmente abbiano occupato entrambe le posizioni sulla fascia sinistra con Federico Dimarco e Robin Gosens. Insomma, un profilo che piaceva a tutti e che ha fatto molto bene con la maglia dell’Empoli e quella dell’Italia Under 21, dove è stato uno dei più positivi nella spedizione che si è conclusa già nella fase a gironi.
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Alla fine, però, l’ha spuntata la Fiorentina, quasi dal nulla, anche perché la Viola aveva già la casella da titolare occupata da Cristiano Biraghi. Il terzino mancino ex Inter non è un calciatore qualsiasi: è il capitano, battitore di calci piazzati e spesso assist man. Sarà difficile privarsi di lui da titolare, soprattutto in un primo momento, anche se Vincenzo Italiano potrebbe decidere di dirottarlo da difensore centrale, per sfruttare la maggiore propensione alla spinta di Parisi, in linea con il suo gioco. L’affare non è costato neanche tanto, soprattutto rispetto al valore del ragazzo: infatti, la società di Rocco Commisso verserà nelle casse dell’Empoli 10 milioni di euro più uno di bonus. Il ragazzo, invece, ha accettato un contratto fino al 30 giugno 2028 a 1,5 milioni di euro netti a stagione. Sono cifre che rappresentano un salto di qualità per il giovane, ma non una svolta assoluta in carriera.
Parisi poteva fare comodo a tanti: la Fiorentina ci ha puntato davvero
Non sono tanti i calciatori che vantano le caratteristiche di Parisi nel panorama calcistico italiano, almeno attualmente. È vero, non ha un fisico devastante, come molti terzini moderni, ma abbina una corsa forsennata e un ritmo ossessivo a un piede mancino comunque di qualità. In più è uno dei migliori laterali di difesa per dribbling riusciti nella nostra Serie A, fondamentale per cui può adattarsi al meglio sia alla difesa a tre, come laterale di centrocampo, sia a quella a quattro, dove è esploso a Empoli.
Nella Juventus poteva essere un’alternativa più che valida a Kostic, nella Lazio non avrebbe fatto fatica a prendersi il posto da titolare, una volta entrato negli schemi di Sarri. E nelle rotazioni continue di Inzaghi, avrebbe giocato molto. Tutti e tre i club, però, non ci hanno puntato davvero: e se fosse stato brasiliano sarebbe stato diverso? È stata brava la Fiorentina a portarlo a casa al momento giusto e nella speranza di valorizzare appieno le sue qualità. Perché ora Parisi è tanto sottovalutato, se ne parla poco o nulla, ma tra qualche anno potrebbe diventare il padrone della fascia sinistra dell’Italia.