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Arrivato a Siviglia sulla sirena del mercato invernale, Papu Gomez ci ha messo poco ad ambientarsi in un sistema che ha molte analogie con quello atalantino

Nel weekend appena terminato Alejandro Gomez ha trovato la sua prima rete con la maglia del Siviglia. Subentrato a inizio ripresa al posto dell’infortunato Ocampos, Papu ha sfruttato una bella azione manovrata dalla squadra per andare in gol, superando con un tiro praticamente imparabile il portiere del Getafe.

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Alla fine del match, l’argentino ha detto di essersi già ambientato molto bene nel nuovo contesto, aiutato dai compagni, dall’allenatore ma anche, si potrebbe dire, dal fatto che tra questo Siviglia e la sua Atalanta ci sono diverse analogie. In ogni caso, Papu Gomez sembra già essere entrato nelle grazie di Lopetegui, che fino a qui lo ha tenuto in panchina in entrambe le partite di Liga giocate da quando è arrivato in Andalusia, regalandogli però la titolarità in Copa del Rey contro l’Almeria.

Papu Gomez, un innesto funzionale

Papu Gomez sembra infatti un giocatore fatto e finito per le idee di Lopetegui. Il motivo è molto semplice: innanzitutto, nonostante quella dell’argentino sia stata una vera e propria occasione di mercato, il Siviglia aveva bisogno di qualcuno da alternare a Ocampos, in grado di partire dalla stessa posizione – largo a sinistra – ma con caratteristiche differenti.

Effettivamente, l’ex atalantino rispetto al suo connazionale ha meno gamba ma più spunto nello stretto, quello che gli consente di creare superiorità numerica. In più, ha nelle corde il palleggio ricercato con ossessione dal Siviglia, una squadra che ama far viaggiare il pallone per terra.

La sensazione, quindi, è che col tempo Papu Gomez possa davvero diventare un titolare non fisso ma quasi, approfittando del fatto che Ocampos è un elemento talmento poliedrico che non avrebbe problemi a spostarsi nuovamente a destra, dove peraltro ha giocato per tanti anni.

Infine, non va sottovalutata la potenziale connessione con En-Nesyri, attuale capocannoniere della squadra, uno che ama aggredire gli spazi e giocare sulla corsa. Gli assist di Gomez, in tal senso, possono essere propedeutici per ottimizzare una già buonissima fase realizzativa. Insomma, il fatto che l’Atalanta non abbia voluto cederlo a una diretta concorrente per la corsa alla Champions League, potenzialmente potrebbe aver accontentato un po’ tutti.

papu gomez

Fonte immagine: @GoalItalia (Twitter)

Un affare per tutti

Infatti, quella del Papu Gomez al Siviglia si è rivelata una trattativa in grado di mettere d’accordo al cento per cento le parti in causa. Con l’Atalanta il rapporto era irrecuperabile, vista la rottura totale con Gasperini e il fatto che, giustamente, la società non ha avuto dubbi sulla scelta del lato dal quale schierarsi.

Inter, Roma, Napoli e Juventus si erano informate, ma la Dea – che comunque voleva monetizzarlo al massimo pur sapendo di non avere grandi margini di trattative – aveva chiuso la porta alla soluzione italiana. Il Siviglia ha risolto la questione, accontentando Percassi dal punto di vista economico e poi implementando il giocatore a una squadra già rodata.

Papu Gomez, presentato alla stampa e poi subito spedito a pagare pegno con la squadra (i compagni lo hanno obbligato a ballare davanti a tutti la sua famosa danza), potrà così giocarsi ugualmente la qualificazione in Champions League e scendere in campo per quegli ottavi che, nonostante le guerre con il suo ex allenatore, si era già conquistato in nerazzurro. In un campionato, in un contesto e una città tutti di grandissimo livello.

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