Mesut Ozil e la comunità sud asiatica d’Inghilterra hanno inaugurato un progetto comune a Bradford: di cosa si tratta esattamente?
Promuovere l’Asia meridionale in Inghilterra, a livello calcistico e social. Un anno fu Emile Heskey a lanciare questo preoccupante messaggio: in una intervista rilasciata a Sky Sport, l’ex centravanti del Liverpool – che ha militato anche in Australia – confessò di non capire per quale motivo quella precisa parte di mondo fosse quasi dimenticata dal Regno Unito.
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Dodici mesi più tardi è Mesut Ozil a riprendere in mano l’argomento: il trequartista tedesco ha rilasciato alcune dichiarazioni a margine dell’inaugurazione del Football for Peace Centre, un centro che si occupa della promozione del calcio anche nelle parti del mondo meno battute. Un progetto lanciato in quel di Bradford, nel cuore dell’Inghilterra, sul quale il campione ripone grandi speranze.
The Duke of Cambridge has arrived at the Copper Box Arena to meet young people involved in the Football for Peace project pic.twitter.com/AcoPKNT7rl
— Newham Recorder (@NewhamRecorder) November 22, 2018
Sud asiatici in Inghilterra: la denuncia di Ozil
Numeri alla mano, la comunità proveniente dall’Asia meridionale rappresenta circa l’8% della popolazione attuale in Inghilterra, ma solo lo 0,25% a oggi ha trovato sbocchi concreti nel calcio professionistico.
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“È una statistica decisamente anomala – ha detto il presidente di Kick It, associazione che affianca Ozil nel suo progetto, Sanjay Bhandari. “Io – ha confidato l’ex Arsenal – sono sorpreso che a questa comunità sia riservato soltanto il diritto a essere fan: è ora di fare qualcosa di concreto”.
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Provenire da un background molto complesso ha sicuramente dato l’input per sviluppare tale iniziativa: “Voglio promuovere questi ragazzi, dare loro l’opportunità di avere successo sia dentro che fuori dal campo. Nessuno più di me ama le sfide e questa è molto stimolante” ha chiosato.
https://twitter.com/ikramofficial/status/1438909911774240770
Sport e cultura: due progetti in uno
L’Università di Bradford ha accolto con grande interesse la proposta del fantasista mettendo così a disposizione il proprio ateneo per permettere alla comunità sud asiatica di poter studiare, sviluppando un percorso parallelo a quello sportivo.
Il Bradford City, che negli ultimi anni versa in condizioni economiche precarie, si occuperà della parte sportiva: infatti, coloro i quali dovessero particolarmente distinguersi, potranno essere direttamente tesserati da Bantams. Un esperimento sociale con grandi potenzialità, insomma, che potrebbe avere risvolti molto interessanti nei prossimi anni.
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