Origi è un nuovo giocatore del Milan, ma dove giocherà l’attaccante ex-Liverpool nel modulo di Pioli? Vediamo insieme le possibili soluzioni tattiche.
Sono in corso in queste ore le visite mediche a Divock Origi, il 27enne attaccante belga del Liverpool che si è svincolato dai Reds e si è legato al Milan per le prossime quattro stagioni. Senz’altro un colpo, sia per l’esborso economico contenuto sia per l’esperienza e l’alto profilo del giocatore, uno dei protagonisti della conquista della Champions League del 2019.
Reduce da un’annata da 18 presenze, 6 gol e 4 assist, il belga non è mai stato un titolare del Liverpool, ma di recente la sua posizione era divenuta ancora più marginale. Ciò non toglie che sia un giocatore di grande valore e ancora relativamente giocavano, che può tornare utile in una squadra con un’attacco dall’età piuttosto avanzata come quella rossonera.
Come giocherà Origi nel Milan
Una qualità che ha sicuramente attirato l’interesse di Maldini e Massara è la duttilità tattica di questo attaccante, che può giocare sia da centrale che da esterno a destra o sinistra, anche se la sua posizione ideale resta quella del centravanti.
Origi è un giocatore dai grandi mezzi fisici e atletici, ma in possesso anche di una discreta tecnica, e può quindi essere un’alternativa valida a Ibrahimovic e Giroud, anche se rispetto a questi due può appunto essere impiegato anche più largo in attacco. A Liverpool si è messo in luce soprattutto come attaccante abile a portare il pressing alla difesa avversaria, e che è bravo a duettare con i compagni.
Non a caso, nella sua carriera ha brillato più come assistman che non come realizzatore, se consideriamo che il suo record personale sono gli 11 gol in 43 partite della stagione 2016/2017, la seconda con la maglia del Liverpool. Origi non è dunque un bomber, ma un giocatore che sa fare degnamente da spalla ad altri attaccanti, e nel caso del Milan il pensiero corre ovviamente a Rafael Leao, forse il compagno col quale potrebbe integrarsi al meglio.
Pioli potrebbe decidere di utilizzare il belga come punta centrale sia in un attacco 3+1, che in un attacco puramente a tre, o anche a due, magari con un trequartista alle spalle. Leao dovrebbe essere il suo partner offensivo ideale, quello con cui si combina meglio a livello di caratteristiche, ma non è da escludere che in caso di necessità l’allenatore rossonero possa affiancarlo a un’altra prima puntata, per avere un attacco più “di peso”, o farlo agire più in solitario, come terminale offensivo principale.