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Ogbonna si conferma, a 33 anni, un giocatore decisivo nel West Ham di Moyes, che anche quest’anno punta all’Europa. E chissà che le porte della Nazionale non tornino ad aprirsi.

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Il gol non è proprio la specialità della casa, ma se è chiamato a segnare Angelo Ogbonna non si tira indietro: in effetti, quella che decide la sfida di Goodison Park contro l’Everton, scavalcato al settimo posto della Premier League, è la prima della stagione, ma anche la tredicesima dall’inizio dell’avventura a Londra, nel 2015.

Il difensore italiano continua a essere un protagonista e un leader degli Hammers, che sotto la guida di David Moyes puntano a un’altra grande stagione e a confermare, come minimo, la qualificazione all’Europa League ottenuta un anno fa.

Ogbonna, tra gol e clean sheet

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Quinto clean sheet in questo inizio di stagione, anche se solo il secondo in Premier League (gli altri sono arrivati in Coppa di Lega, con la clamorosa vittoria di Old Trafford del 22 settembre, e in Europa League, dove il West Ham è a punteggio pieno e a rete inviolata). La difesa è stata uno degli aspetti che Moyes ha dovuto registrare in questo avvio di campionato, visto che con 10 reti subite in 8 partite quella degli Hammers è la seconda peggior retroguardia delle prime dieci in classifica, dietro a quella del Tottenham.

Angelo Ogbonna

Fonte: Instagram (@angeloogbonna21)

Ma la vittoria di domenica in casa dell’Everton fa ben sperare per il futuro, ora che l’intesa tra Ogbonna e il neo-acquisto Kurt Zouma (pagato 35 milioni al Chelsea, colpo più oneroso dell’estate) sembra essersi finalmente assestata.

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“Mi piacerebbe segnare di più, ma solo a patto di non concedere gol agli avversari – ha detto il difensore italiano ex-Juventus e Torino nel post-partita, ai microfoni inglesi di Sky Sport – È stata una partita davvero dura, ma penso che i giocatori in mediana, Soucek e Rice, abbiano giocato in maniera fantastica, aiutandoci a ottenere il clean sheet”.

Per adesso, Ogbonna è sceso in campo solo in campionato e mai nelle coppe, ma in Premier non si è perso un solo minuto di gioco, riuscendo anche a non prendere alcun cartellino. Un caratteristica, questa del gioco pulito ma efficace, che ha contraddistinto finora tutta la carriera inglese del difensore: in oltre sei stagioni al West Ham ha totalizzato 21 ammonizioni, nessuna esplusione e nessuna squalifica.

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Un pensiero azzurro

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A 33 anni compiuti, la Nazionale non è un bersaglio semplice da riconquistare, specialmente se consideriamo come in questi anni Ogbonna sia stato un po’ dimenticato dal calcio italiano. Mancini era tornato a convocare il centrale umbro un anno fa per un’amichevole contro la Moldavia, lasciandolo però in panchina, e al momento è dal settembre 2016 che non lo si vede in campo con la maglia azzurra.

https://twitter.com/iF2is/status/1449746328867717123

Ma mai dire mai, visto che in questi anni le sue prestazioni col West Ham si sono sempre mantenute su livelli convincenti, e ora grazie a Moyes gli Hammers stanno inziando a competere su palcoscenici più importanti. Dovesse farsi vedere all’opera nelle prossime partite di Europa League, Ogbonna potrebbe riuscire a convincere Mancini a riconsiderarlo.

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Anche perché il fattore anagrafico conta fino a un certo punto: dei difensori centrali più impiegatii dal ct, Chiellini e Bonucci sono entrambi più vecchi di lui, mentre Acerbi è un suo coetaneo.

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