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Alvaro Odriozola arriva alla Fiorentina dal Real Madrid: età, ruolo, caratteristiche e Palmares del terzino spagnolo

Pochi giocatori sono arrivati in Italia con un palmares più ricco di quello di Alvaro Odriozola alla Fiorentina. Il problema è che il neo-acquisto viola ha vinto praticamente tutto, ma da attore non protagonista, per non dire proprio da comparsa.

Nidiata di terzini

Odriozola, infatti, basco di San Sebastiàn e neo-acquisto (in prestito) della Fiorentina, è immerso in tutta una serie di contraddizioni che cominciano dal suo acquisto da parte del Real Madrid, nel 2018, dopo una sola stagione veramente ad alto livello nella Real Sociedad, squadra appunto di San Sebastiàn.

Gran bel terzino, Odriozola, uno dei migliori della Liga, che diventa in quel momento il difensore spagnolo più pagato nella storia: 30 milioni sull’unghia, più di Sergio Ramos, per dire, con dei bonus aggiuntivi, di un milione ogni 20 partite giocate. Cifra che verrà poi superata dai 32 spesi dall’Athletic Bilbao per Inigo Martinez, sempre alla Real Sociedad, ma che insomma rende l’idea del peso di quell’affare.

Una cessione che a San Sebastiàn era stata accolta con rammarico, perché chiaramente se ne stava andando un prodotto del (florido) vivaio dopo appena una stagione di fatto da titolare, ma allo stesso tempo a cuor leggero, visto che la Real in squadra aveva altri due terzini destri da far giocare: Elustondo e Zaldua. Il primo, poi, si sarebbe riconvertito in centrale, mentre il secondo, dopo un prestito al Leganes, sarebbe tornato alla base e ora è di fatto la riserva di Gorosabel, l’ennesimo terzino destro sfornato dalle giovanili Txuri-Urdin.

Lo stesso Alvaro, peraltro, era un terzino adattato, visto che aveva cominciato la carriera come ala, quindi come giocatore molto offensivo, prima che Imanol Alguacil, attuale allenatore della Real Sociedad, “promosso” dalla squadra B, lo riconvertisse come difensore.

Fosse arrivato Odriozola alla Fiorentina tre anni fa e non adesso sarebbe stato descritto come un colpo da antologia. Certo, non sarebbe arrivato gratis.

Un impareggiabile 2020

Il problema è che la parabola di Odriozola al Real Madrid ha iniziato a declinare fin da subito, nonostante la giovane età (è del 1995). Sì, perché davanti a lui come gerarchie non c’era uno qualunque, ma Dani Carvajal, che non ha nulla del Galactico o della superstella planetaria, ma è, se sano, una roccia. E quindi, spesa o non spesa, per il buon Alvaro si sono aperte da subito le porte della panchina.

La sua vicenda ha ricordato quella, quasi identica a dire il vero, di Asier Illarramendi, altro giovane all’epoca (2013) strappato dal Real Madrid alla Real Sociedad e durato appena due stagioni. Il simbolo dell’essere un pesce fuor d’acqua, non a caso poi Illarramendi sarebbe tornato a San Sebastiàn.

Voluto poi da Lopetegui, una volta silurato l’ex allenatore della Nazionale, l’oblio è piombato inevitabile. Quando giocava, poi, ancora peggio, in quelle rare occasioni. Con il culmine negativo, forse, nell’imbarazzante partita contro il Maiorca, già con Zidane in panchina: erroraccio sul gol decisivo degli isolani ed espulsione.

Quando sembrava destinato a un prestito in qualche squadra mediocre di metà classifica, ecco la sorpresa, materializzatasi nientemeno che nel Bayern Monaco. Gennaio 2020, poco prima dello scoppio della pandemia il trasferimento in Germania. Anche lì, di campo quasi niente, 5 presenze ufficiali di cui 3 partendo dalla panchina: una vera miseria.

Eppure arriva il Triplete, perché i bavaresi vincono tutto compresa la finale di Champions che Odriozola naturalmente vede dalla panchina. Del resto la concorrenza nel suo ruolo al Bayern è ancora peggiore, perché ci sono Pavard e Kimmich. Tre titoli, comunque, più la Liga, naturalmente, che nel frattempo il Real Madrid conquista e a cui Alvaro aveva partecipato. Totale della stagione 2019-20: 613 minuti per 4 trofei, roba da record.

È andata un po’ meglio l’anno scorso, con 958 minuti giocati, 16 presenze e 2 gol, addirittura. Però Zidane non ha mai davvero creduto in lui, preferendogli il solito Carvajal o adattando addirittura Nacho, un centrale.

Lo farà Italiano alla Fiorentina? Odriozola alla Fiorentina potrebbe giocare titolare fin da subito, o quantomeno giocarsela con Venuti. Alvaro non è un cattivo giocatore, però è l’ambiente che fa la differenza nel suo caso. Tanto, come dire, ha già vinto tutto e non ha bisogno di dimostrare granché, se non a se stesso.

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