Dopo un inizio di stagione da separato in casa, Ndombélé ha iniziato a essere preso più in considerazione da Nuno Espirito Santo.
Cinque partite e zero minuti. E’ stato questo l’inizio di stagione di Tanguy Ndombélé, che fino all’esordio degli Spurs in Conference League non era mai stato preso in considerazione dal neo tecnico Nuno Espirito Santo.
Le motivazioni non erano solamente di natura tecnico-tattica. Nonostante un contratto in scadenza nel lontano 2025, l’ex calciatore del Lione aveva espresso alla società il suo desiderio di cambiare aria e quindi, in maniera comprensibile, l’ex allenatore del Wolverhampton non lo aveva mai utilizzato, aspettando che si risolvesse la situazione.
Vista la sua permanenza e con un rientro in una condizione accettabile, l’allenatore portoghese ha deciso di dargli una chance nel match d’esordio di Conference League contro i francesi del Rennes.
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Ndombélé, dal Rennes alla rinascita
Quando giovedì 16 settembre il giocatore della Nazionale di Dechamps è sceso in campo dal primo minuto, erano passati ben cinque mesi dall’ultima volta che aveva indossato la maglia da titolare del club inglese. Mourinho era stato appena esonerato e il tema che teneva banco nel calcio europeo era la nascita della SuperLega. Sembra passato un secolo.
Oltre alla sua fisicità, la sua precisione e qualità nei passaggi sono però le caratteristiche che più di tutte servivano al Tottenham. Ndombélé è l’unico calciatore dei londinesi a poter dare imprevedibilità alla manovra, avendo nelle sue corde anche un ottimo cambio di gioco.
Il suo problema principale è sempre stata la continuità, sia nell’arco della competizione che negli stessi novanta minuti. Ed è proprio questo l’aspetto su cui si dovrà concentrare maggiormente il suo attuale allenatore.
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A dimostrazione di quanto la sua prova contro il Rennes sia stata positiva e apprezzata (una delle poche, tra l’altro, di tutta la squadra), il classe ’96 è sceso in campo da titolare nelle successive partite di Premier League contro Chelsea, Arsenal e Aston Villa, e anche nel match di Carabao Cup contro il Wolverhapton, dove ha anche trovato un goal.
Nonostante il suo impiego non abbia evitato la sconfitta contro gli altri due club londinesi, le sue prestazioni sono sempre state positive e hanno convinto Nuno Espirito Santo a continuare ad utilizzarlo dall’inizio.
La forma fisica di Ndombélé non è però delle migliori: la continuità all’interno della partita ancora gli manca e l’ultima estate travagliata non gli ha permesso di trovare una condizione atletica perfetta. Proprio per questi motivi, nelle partite disputate fino a questo momento in campionato, è sempre stato sostituito verso la metà del secondo tempo, trovando però un minutaggio sempre crescente.
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Cosa attendersi dalla stagione del Tottenham
L’inizio di stagione del Tottenham mette ancor più in evidenza la necessità di recuperare completamente un giocatore come Ndombélé: l’ottavo posto in campionato, le difficoltà contro il Rennes e in Coppa di Lega e le tre sconfitte in sette partite di Premier non possono soddisfare i tifosi e la società, che hanno sempre aspettative ben diverse.
Oltre a quello del centrocampista, tantissimo passerà anche dal rientro in forma di Harry Kane, ancora a secco in campionato.
Dopo la sosta gli Spurs dovranno ritornare a spingere sull’acceleratore: proprio questa pausa delle nazionali potrebbe permettere al venticinquenne francese di rientrare perfettamente in condizione, concentrarsi solo sul Tottenham, lasciando da parte il desiderio di cambiare squadra.
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