In vista degli Europei 2021 fa molto discutere il tema dei vaccini alle nazionali, soprattutto per la poca omogeneità nella distribuzione delle dosi
La positività al Coronavirus riscontrata qualche giorno fa per Sergio Busquets ha gettato nel panico l’intero gruppo squadra spagnolo, ma indirettamente ha accesso un campanello d’allarme che forse, vista la situazione, andava previsto con un po’ di anticipo. Nelle ultime ore, anche Diego Llorente, difensore del Leeds, è risultato positivo al coronavirus.
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Qualche giorno, la Svezia ha comunicato la positività di Mattias Svanberg e Dejan Kulusevski: i due sono stati messi in isolamento fiduciario e nei prossimi giorni verranno monitorati, mentre lo staff della nazionale scandinava ha già preallertato la disponibilità delle riserve a disposizione del ct Janne Andersson.
Nazionali vaccini: lo strano caso della Spagna
La positività di Busquets ha fatto molto discutere, perché in Spagna – in vista degli Europei e delle Olimpiadi – il Governo aveva dato l’ok per la vaccinazione a tappeto di tutti gli atleti e gli addetti ai lavori coinvolti.
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Si sta cercando di capire cosa sia andato storto: probabilmente, nonostante il Ministero della Salute locale abbia aperto una corsia preferenziale per i calciatori aggregati alle Furie Rosse, qualcuno ha deciso liberamente di non sottoporsi al vaccino. Busquets, evidentemente, è uno di questi.
Nazionali vaccini: i calciatori volontari
Molti paesi di quelli che avranno la propria rappresentante ai prossimi Europei hanno seguito l’esempio della Spagna, lasciando libero arbitrio sulla decisione di vaccinarsi o meno. Per esempio, la Francia ha un gruppo squadra con calciatori già vaccinati e altri no.
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Idem l’Olanda, dove alcuni hanno ufficialmente rifiutato di farlo, la Svizzera – la federazione ha previsto la somministrazione della prima dose direttamente in ritiro – e l’Austria, dove però i giocatori sono stati vaccinati dai club in quanto il medico federale Fiedler ha addirittura sconsigliato di sottoporsi anche solo alla prima dose.
Nazionali vaccini: le squadre vaccinate
L’Italia si è presentata al raduno preconvocatorio con tutti e 28 i selezionati da Roberto Mancini già vaccinati, con la prima dose fatta a inizio maggio e la seconda dose iniettata tre settimane dopo. Lo stesso è successo in Belgio e Polonia.
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Nel primo caso è stata necessaria una sola dose, nello specifico con Johnson & Johnson, mentre nel secondo il primo ministro polacco Morawiecki ha addirittura dato priorità alla nazionale, assicurandosi che qualunque componente della spedizione europea fosse vaccinato.
Vaccini alle nazionali: l’Inghilterra dice no
Nonostante il ct Gareth Southgate si augurasse che per gli Europei le dosi fossero già state somministrate, l’Inghilterra si presenterà al via con nessun componente della spedizione vaccinato perché nel Regno Unito la campagna procede per fasce d’età.
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Inoltre, alcuni calciatori hanno detto no per non passare per privilegiati. Insomma, la sensazione è che nelle prossime settimane si possano venire a creare situazione spiacevoli, figlie della poca organizzazione di una UEFA forse troppo ottimista nel confermare il format itinerante del torneo.
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