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Il Napoli di Luciano Spalletti è primo in classifica con un gioco convincente ed efficace, e i numeri sono dalla sua parte.

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Che rispondereste se vi dicessero che Luciano Spalletti è la principale alternativa a Pep Guardiola? Può sembrare un’esagerazione, in un mondo in cui ci sono Jurgen Klopp, Julian Nagelsmann, Mikel Arteta, Thomas Tuchel o Maurizio Sarri. Eppure i dati stanno dalla parte del tecnico del Napoli.

La formazione partenopea è infatti tra le primissime in Europa nelle statistiche sulla lentezza e frequenza dei passaggi: tra i primi cinque campionati del Vecchio Continente, la squadra di Spalletti si trova infatti subito dietro al Manchester City.

Il tiki-taka del Napoli

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Il profilo Twitter The Analyst ha realizzato dei grafici dedicati ai principali campionati europei, disponendo le squadre di ognuno in base a due parametri: al rapidità dei passaggi e i passaggi per ogni sequenza di gioco. A un estremo si trovano quindi le squadre che usano passaggi più diretti e rari, e all’altro quelle che prediligono farne tanti e più lenti. Queste ultime sono caratteristiche che identificano un gioco basato sul possesso di palla, spesso identificato come tiki-taka, e che ha in Guardiola il suo massimo interprete.

In Serie A, il Napoli è una delle squadre più lente nel passare, anche se non la prima in assoluto (è allo stesso livello di Milan e Lazio, ma dietro a Inter e Fiorentina). I ragazzi di Spalletti risultato però i primi per numeri passaggi per fase di gioco, davanti ai biancocelesti.

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Rapportato con le altre big d’Europa, il club partenopeo si mette in luce per uno stile di gioco molto particolare, con pochi eguali. Più lento e ramificato di Liverpool, Chelsea, Arsenal, Bayern, Borussia Dortmund, Real e Atletico Madrid; solo il Barcellona gli avvicina per frequenza dei passaggi, ma con un approccio più veloce.

Il Manchester City, invece, si dimostra il vero punto di riferimento, risultando avanti al Napoli in entrambi i parametri.

La modernità del gioco di Spalletti

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Che il tecnico toscano sia portato a un gioco moderno e innovativo non lo si scopre certo oggi: fu lui, d’altronde, a sperimentare un trequartista al centro dell’attacco con Francesco Totti alla Roma, tra il 2005 e il 2009, cioè prima dell’avvento di Guardiola al Barcellona.

E in questa stagione ha saputo portare avanti questa sua idea di calcio integrandola con altri dettagli e aggiustamenti. In molti hanno notato la vivacità del pressing avanzato del Napoli, che grazie al doble pivote davanti alla difesa sta facendo rendere al meglio Elmas, mai così in palla dal suo arrivo dal Fenerbahçe nel 2019.

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