Una squadra scarica, soprattutto nel secondo tempo, che ha strappato un pari al Dall’Ara soffrendo più del previsto. Il Napoli torna da Bologna con qualche punto interrogativo in più e motivazioni e stimoli da trovare quanto prima. Le ultime partite di campionato serviranno a prepararsi al meglio per la sfida di Champions League contro il Barcellona.
I blaugrana hanno ufficialmente perso il testa a testa in Liga con il Real Madrid, ma a prescindere dai risultati resta la favorita per il passaggio del turno. Gennaro Gattuso crede nell’impresa ma per riuscirci non vuole ulteriori passi falsi o prestazioni sottotono perché il rischio di allentare la presa è davvero molto alto dopo aver detto addio alla qualificazione in Champions League.
LA SQUADRA CHE HA SEGNATO PIU’ GOL IN UNA STAGIONE DI SERIE A
Il discorso coinvolge tutta la squadra e non solo l’undici titolare scelto per la trasferta di Bologna. Puntare dal primo minuto su Politano, Milik e Lozano non ha portato gli effetti sperati ma anche l’ingresso di Callejon, Insigne e Mertens non ha cambiato lo spartito. Paradossalmente con il loro ingresso il Napoli è arretrato ulteriormente ed è stato costretto a difendersi nei minuti finali della partita.
Napoli peggiore attacco di Champions League
Nascono così dubbi e considerazioni da fare in vista della prossima stagione, soprattutto per quanto riguarda l’attacco. Ancora una volta il Napoli ha prodotto più di quanto realmente realizzato. Dalla ripartenza il reparto offensivo degli azzurri è l’ultimo tra le squadre ancora in lotta per la Champions League. Un dato significativo di una squadra che produce tanto ma segna davvero poco. Proprio per questo a Bologna Gattuso ha provato a dare nuovi stimoli all’attacco proponendo soluzioni diverse da sperimentare per il presente e il futuro.
Per la prima volta infatti ha escluso Callejon, Insigne e Mertens dalla squadra titolare. In 7 campionati e 261 partite complessive solo in un’altra occasione nessuno dei tre non è stato schierato dal primo minuto. Era il 16 dicembre 2018 e la partita venne vinta dagli azzurri solo al 90′ grazie ad un calcio di punizione di Milik. Un lampo che permise ad Ancelotti di conquistare i tre punti in una sfida sottotono.
Dopo un anno e mezzo riaffiorano gli stessi problemi: in sette stagioni Callejon, Insigne e Mertens hanno in un modo o nell’altro monopolizzato l’attacco del Napoli. Almeno uno dei tre è sempre stato titolare e indiscutibilmente trascinatore. Meccanismi e movimenti rodati, esperienza e qualità per supportare il reparto. Ora però c’è bisogno di un’alternativa valida.
Calciomercato Napoli: da Osimhen alle possibili alternative
Il Napoli ha già acquistato Andrea Petagna, valuta il rendimento di Hirving Lozano e ormai è rassegnato a perdere Arek Milik, sembra più voglioso di una nuova avventura, questa volta da protagonista. Può Victor Osimhen essere la soluzione ideale per questo Napoli? Gattuso crede di sì e ci spera anche se la trattativa ha subito una brusca frenata. Nel bel mezzo della trattativa, l’attaccante nigeriano ha cambiato agente affidandosi a William D’Avila che ora vuole ridiscutere commissioni e stipendio del calciatore. Intanto parla anche con Liverpool e Tottenham, un vero smacco per la società azzurra.
VICTOR OSIMHEN, LE CARATTERISTICHE DELL’ATTACCANTE
CHI È DARWIN NUNEZ, ATTACCANTE DELL’ALMERIA
Un ostacolo importante ad un affare che sembrava ormai chiuso come annunciato anche da Marc Ingla, direttore generare del Lille. Ora il Napoli rischia grosso e si guarda in giro alla ricerca di un eventuale piano B. Tra i nomi visionati c’è sempre Luka Jovic del Real Madrid e spunta Darwin Nunez dell’Almeria. La suggestione però resta sempre Ciro Immobile che potrebbe cambiare aria dopo gli attacchi social ricevuti nelle scorse settimane. Un affare complicatissimo che però potrebbe spazzare via i problemi del Napoli in termini di gol.