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José Mourinho sta studiando la prossima destinazione professionale, mandando un messaggio ai club italiani. E se andasse alla Juventus?

Quando si parla di José Mourinho solitamente si accosta il suo nome all’Inter, per via soprattutto di quel triplete datato 2010. Il portoghese ha scritto un pezzo di storia del calcio moderno grazie a quell’impresa, passando da episodi epici come il ritorno della semifinale di Champions League al Camp Nou o la finalissima contro il Bayern.

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Non solo, perché il tecnico lusitano ha vinto davvero tutto, all’Inter e non solo, per quanto abbia sviluppato un rapporto molto profondo non solo con l’Inghilterra, ma anche – e, a questo punto, soprattutto – con l’Italia. Gli anni in nerazzurro lo hanno inevitabilmente segnato, ma la cosa è reciproca, rappresentata dall’amore incondizionato che ogni fan interisti gli riconosce in maniera totalmente oggettiva.

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Fonte immagine: @fcin1908it (Twitter)

Mourinho torna in Serie A?

A poche settimane dall’esonero maturato al Tottenham, seguito dall’annuncio di una sua collaborazione con la tv inglese in vista di Euro 2020, Mourinho ha detto di non sentirsela di escludere un suo futuro ritorno in Serie A: “Se un giorno dovessi tornare in Italia ad allenare una rivale, non ci penserei due volte. Ho un modo professionale di guardare alle cose – ha detto al Times – e mi sento bene con me stesso”.

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Il suo legame profondo con l’Inter, in tal senso, non lo metterebbe in difficoltà ad accettare un’altra destinazione italiana: “Con l’Inter c’è un legame speciale, con loro ho vinto tutto” ha precisato, facendo però capire che un conto sono i sentimenti e un altro la propria carriera, che giocoforza non può essere terminata dopo il brutto tonfo alla guida degli Spurs.

Suggestione Juventus

Difficile dire oggi dove potrebbe accasarsi Mourinho una volta rientrato in Serie A. A livello economico, Inter a parte, c’è un solo club che potrebbe permettersi gli emolumenti del portoghese andando anche a costruirgli una squadra in grado di metterlo nelle condizioni di lavorare per bene. Questa società ovviamente è la Juventus, che negli anni italiani ha rappresentato per Mourinho una vera e propria antagonista.

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Nemici, seppure a livello sportivo, giurati, a tal punto che lo Special One non ha mai risparmiato bordate alla dirigenza bianconera. Eppure le sue parole sembrerebbero suonare come una candidatura indiretta e quasi implicita, come a voler lanciare un amo che sottintende lo sotterramento dell’ascia di guerra. D’altronde Mourinho sarebbe un profilo molto importante per una squadra come la Juventus.

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Nonostante quella di Allegri sia la candidatura principale, infatti, in una rosa che giocoforza non può fare a meno di certe figure, serve un profilo credibile che possa raffrontarsi in posizione di superiorità con lo spogliatoio. Il portoghese avrebbe l’identikit giusto, potrebbe ottimizzare le risorse e pungolare dal punto di vista mentale l’intero gruppo. L’ostacolo sentimentale, a quel punto, finirebbe a margine, anche se la storia scritta ai tempi dell’Inter rimarrà per sempre. Juventus o meno.

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