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Il CF Montreal, club canadese della MLS, ha licenziato l’allenatore delle giovanili dopo appena 15 ore dall’assunzione, a causa di gravi commenti sui social.

Entra probabilmente nel libro dei record come il più rapido licenziamento di un allenatore nell’intera storia del calcio, e forse dello sport in generale. È infatti durata appena 15 ore l’avventura di Sandro Grande, 45enne tecnico canadese di chiare origini italiane, alla guida della squadra U23 del CF Montreal.

Il club, militante in MLS, ha infatti deciso di licenziare subito l’ex-centrocampista, visto anche in Italia con le maglie di Iserna, Potenza, Frosinone, Brescia, Catanzaro e Albalonga. Il motivo consiste in gravissimi tweet di circa dieci anni fa, che hanno scatenato una forte polemica politica in Quebec, lo stato di Montreal, costringendo la società a un improvviso passo indietro.

Solo 15 ore da allenatore del CF Montreal: cosa è successo con Sandro Grande

Nel primo pomeriggio di martedì 10 gennaio, il CF Montreal ha annunciato sui suoi canali social il licenziamento di Sandro Grande, assunto appena il giorno prima per allenare l’U23. Troppo forte la polemica politica sorta attorno al tecnico, che si rifà a suoi molto discutibili commenti apparsi su Twitter (e poi cancellati) nel 2012.

Il 4 settembre di quell’anno avvenne una sparatoria durante un comizio elettorale di Pauline Marois, leader del Parti Quebecois (che di lì a breve sarebbe divenuta la prima donna Premier del Quebec), una formazione indipendentista francofona. L’attentatore uccise un tecnico delle luci, e ne ferì un secondo. Successivamente Grande – che all’epoca giocava nel Saint-Léonard, un piccolo club del Quebec – scrisse su Twitter che l’unico errore fatto dall’attentatore fu di aver mancato il bersaglio, suggerendo che avrebbe dovuto uccidere Marois.

All’epoca, Grande disse che il suo profilo Twitter era stato hackerato e che non aveva scritto lui quelle parole, ma ammise di non avere simpatia per i separatisti francofoni del Quebec e di averli chiamati più volte “bifolchi” e “stupidi”. Gabriel Gervais, presidente del CF Montreal, aveva detto di essere a conoscenza dei commenti dell’allenatore, ma aggiunse: “Ciò che abbiamo visto in lui sono le cose buone fatte negli scorsi anni e la maturità che ha ottenuto”.

Ma la notizia della sua assunzione per il club di calcio più importante del Quebec ha destato molto scalpore, a partire dalle prime critiche proprio di Pauline Marois, che si è limitata a ricordare che i commenti di Grande del 2012 erano “inaccettabili”. Successivamente, Paul St-Pierre Plamondon, attuale leader del Parti Quebecois, ha pubblicato su Twitter un thread in cui spiegava i motivi per cui l’assunzione di Grande era un errore. A questo punto, la decisione della società canadese è stata quella di rescindere immediatamente il contratto del nuovo allenatore, per calmare le acque.

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