Montero sarà il nuovo allenatore della Juve per le ultime due partite di campionato, tutto quello che c’è da sapere su come gioca, modulo e probabile formazione.
Paolo Montero guiderà la Juventus nelle ultime due partite di Serie A dopo l’esonero di Massimiliano Allegri con effetto immediato. L’ex giocatore allena da due anni la Primavera bianconera e prima ancora aveva già allenato in Italia, la Sambenedettese in Serie C: un buon inizio, con tanto di accesso ai Play-Off, poi l’esonero all’inizio della stagione successiva. Dopo questa esperienza è tornato in Argentina per allenare il San Lorenzo ma è durata molto poco – anche in questo caso esonerato dopo una serie di risultati negativi. Poi il grande ritorno alla Juventus con la Primavera, al posto di Bonatti, e adesso coronerà un sogno: allenare la prima squadra, anche se solo per due partite.
Montero allenatore: carriera e squadre
La carriera da allenatore di Montero è cominciata lì dove era finita quella da calciatore: al Penarol. Prima nelle giovanili, poi Ad Interim. Dopodiché una sere di importanti esperienze formative al Boca Unidos, Colon e Rosario Central. Nel settembre del 2018 ha ottenuto a Coverciano il patentino UEFA A, cioè quello che permette di allenare tutte le selezioni giovanili e in Serie C in Europa.
E infatti poco meno di un anno dopo è cominciata la sua esperienza alla Sambedettese, in Lega Pro appunto. Una prima stagione decisamente positiva con l’accesso ai Play–Off – eliminato al primo turno dal Padova solo per un peggior piazzamente in classifica e non per questione di risultati. Nel settembre 2020 però è arrivato l’esonero a causa di una serie di brutti risultati, lo stesso motivo che ha convinto il San Lorenzo, squadra che ha allenato dopo l’esperienza in Italia, ad esonerarlo pochi mesi dopo la presa dell’incarico. Adesso è pronto a ricominciare nel nostro paese con un’esperienza molto affascinante, in quella Juve dove ha giocato per nove anni e ha vinto tantissimi trofei.
Montero allenatore: modulo preferito, come gioca
Montero ha sempre detto di aver preso spunto da tutti gli allenatori che ha avuto, in particolar modo Lippi e Mondonico. Ma il maestro è un altro, ed è quello che molti sudamericani – e non solo – prendono sempre come esempio per questo mestiere: Marcelo Bielsa. Abbiamo avuto modo di conoscere meglio le sue idee tattiche durante l’esperienza alla Sambenedettese.
Modulo di riferimento è il 4-3-3, “ma la cosa più importante è che i miei giocatori sappiano leggere le situazioni e abbiano il timing: quando tagliare, quando e come passare la palla o ricevere il passaggio”, disse durante la conferenza stampa di presentazione. E poi: “Ha ragione il maestro Bielsa: in campo devi preoccuparti non di chi ha il pallone, ma di chi sta per riceverlo“. Parole che spiegano in maniera chiara ed evidente quella che è la sua idea di calcio. Ma è chiaro che in questi pochissimi giorni di lavoro proverà a fare bella figura sfruttando la base che gli ha lasciato Allegri e quindi probabilmente punterà sulla solita formazione. Debutterà lunedì contro il Bologna, una partita che non va comunque sottovalutata perché c’è il terzo posto in palio.
Probabile formazione Juve con Montero
Juventus (3-5-2): Perin; Gatti, Bremer, Danilo; McKennie, Cambiaso, Locatelli, Rabiot, Kostic; Vlahovic, Chiesa.