Gregg Berhalter chi è l’allenatore degli Stati Uniti per i Mondiali 2022 in Qatar.
Classe 1973, prima di diventarne il commissario tecnico Berhalter è stato anche calciatore per la nazionale statunitense vestendo la maglia degli Usa in 44 occasioni. Gregg ha lontane origini tedesche ma è nato a Englewood, nel New Jersey, città famosa per essere il luogo di nascita della famiglia Forbes, quella dell’omonima rivista che ogni anno enumera le persone più ricche del mondo. Berhalter ha vissuto il passaggio dal semi-professionismo al professionismo vero e proprio negli Stati Uniti. Dopo aver frequentato la prestigiosa università del North Carolina ha debuttato coi Raleigh Tigers, quando ancora il campionato americano era roba per pochi appassionati.
Nelle giovanili coincide con un altro coetaneo decisamente più appariscente, ma che come lui diventerà un punto di riferimento in nazionale, il fantasista Claudio Reyna. Difensore centrale roccioso e abbastanza alto, 1.85, compie il grande salto firmando per gli olandesi dello Zwolle nel 1994. È l’inizio di una carriera quindicinale in Europa che curiosamente Berhalter trascorrerà in particolare in Bundesliga, nella terra dei suoi avi. Quattro anni a est, all’Energie Cottbus, e poi tre al Monaco 1860, la mitica seconda squadra della capitale bavarese che ormai oggi milita nelle categorie inferiori.
Presenza di peso nello spogliatoio, Berhalter viene scelto come capitano sia all’energia, dove di fatto inizia a studiare come allenatore, che al Monaco 1860. Decide di tornare nel campionato Usa, ormai Major League Soccer, coi Los Angeles Galaxy nel 2009. Altri due anni e poi si ritira. Nel frattempo ha accumulato come detto 44 presenze in nazionale disputando due mondiali, nel 2002 e nel 2006. Ma in quest’ultimo non mette piede in campo, nemmeno contro l’Italia nel primo girone.
Berhalter allenatore
Chiaramente già allenatore in campo quando ancora ha gli scarpini ai piedi, il passo successivo di sedersi in panchina è quasi obbligatorio e immediato. Berhalter comincia come assistente ai Galaxy prima di fare un’altra mossa controintuitiva, andando ad allenare gli svedesi dell’Hammarby, in seconda divisione. Lo silurano quando è all’ottavo posto perché propone “un calcio poco offensivo”. Rientra allora in patria dove dal 2013 al 2018 è il capo allenatore e direttore sportivo dei Columbus Crew. Non ottiene grossi risultati tranne una finale nella coppa nazionale persa contro Portland.
Dopo la clamorosa non-qualificazione degli Usa al Mondiale del 2018 (fuori dopo una imbarazzante sconfitta con Panama) Berhalter viene chiamato un po’ a sorpresa per risollevare le sorti di una squadra con molto talento giovane. Ottiene il successo nella Concacaf Gold Cup del 2021, ovverosia il torneo per le nazionali della confederazione nordamericana, e si qualifica agevolmente per il Mondiale in Qatar.