La Tunisia è la meno quotata delle africane ai Mondiali 2022, eppure ha la possibilità di essere una insidiosa outsider nel Gruppo D.
Complice un percorso favorevole nelle qualificazioni africane (in cui comunque ha dovuto prevalere di misura sul Mali), la Tunisia si ritrova al suo sesto Mondiale, confermando il trend positivo dopo la qualificazione in Russia quattro anni fa.
La selezione allenata da Jalel Kadri arriva in Qatar senza grande clamore, ma con la possibilità di sorprendere qualche avversario, anche se il passaggio del turno sembra difficile. Inserita nello stesso girone di Francia, Danimarca e Australia, la formazione nordafricana non avrà vita facile nella sua caccia alla prima storica qualificazione agli ottavi di finale.
Mondiali 2022: come gioca la Tunisia
La rosa non brilla certo per esperienza internazionale, nonostante alcuni elementi di particolare valore che possono fare da guide dei rispettivi reparti. In difesa l’uomo di riferimento è Montassar Talbi del Lorient, passato senza lasciare il segno anche dal Benevento, ma come compagno di retroguardia dovrebbe avere un altra conoscenza della Serie A, Dylan Bronn della Salernitana.
Le chiavi del centrocampo sono affidate ad Hannibal Mejbri, ex-ragazzo prodigio della Francia U16 e dei ragazzi del Manchester United, che in questa stagione lo ha dato in prestito al Birmingham City. Ha solo 19 anni, ma è un giocatore importantissimo per qualità e fantasia, e il Mondiale può essere la sua occasione per conquistarsi scenari più prestigiosi.
La vera forza della Tunisia però sta in attacco, in particolare nel numero 10 Wahbi Khazri, talento immenso ma troppo discontinuo, da quest’anno al Montpellier dopo ottime stagioni trascorse al Saint-Etienne. Ad affiancarlo in avanti c’è il capitano Youssef Msakni, che se non altro conosce bene il Qatar, dato che veste la maglia dell’Al-Duhail da nove anni.
Mondiali 2022: la formazione delle Tunisia
TUNISIA (3-4-2-1): Dahmen; Talbi, Bronn, Meriah; Drager, Skhiri, Laidouni, Abdi; Mejbri, Msakni; Khazri. All. Kadri.