Quanto ha speso la Rai per accaparrarsi i diritti dei mondiali 2022 in Qatar: una cifra che ha scatenato polemiche anche a livello politico.
La RAI si è aggiudicata i diritti televisivi in esclusiva per trasmettere i Mondiali 2022 in Qatar. La tv di stato italiana non ha comunicato ufficialmente ciò che ha pagato per i diritti, ma alcuni report indipendenti sono riusciti a risalire alla cifra. Stando a questi report la Rai avrebbe versato tra i 150 e i 160 milioni di euro. Facendo così, la tv pubblica italiana ha battuto la concorrenza di Amazon, Sky e Mediaset.
Aggiungendoci i costi di produzione dell’evento, stando a un’indiscrezione del quotidiano La Stampa, la cifra dovrebbe lievitare fino a sfiorare circa 200 milioni di euro. Guardando all’ultima edizione del Mondiale, all’epoca nel 2018 Mediaset aveva investito 78 milioni di euro (dichiarandone poi 95 di ricavi dalla pubblicità ). Esattamente la metà di quest’anno, ma i diritti erano stati venduti dopo l’eliminazione dell’Italia nello spareggio per mano della Svezia.
Stavolta la tv di Stato li ha comprati prima del ko contro la Macedonia del Nord, spinta anche dalla vittoria degli Azzurri all’Europeo dell’anno scorso, ma le circostanze poi come sappiamo hanno reso questo Mondiale il secondo di fila senza l’Italia.
Mondiali 2022 le polemiche sulla spesa della RAI
Stando a Calcio e Finanza, da Viale Mazzini non credono di risentire particolarmente dell’assenza dell’Italia nella fase a gironi, mentre qualche problema potrebbe sorgere durante la fase a eliminazione diretta. Anche per questo la tv pubblica punterà quindi molto sulla raccolta pubblicitaria dei canali in streaming di RaiPlay e su RaiPlay Sound, oltre a quella classica delle reti tv e in radio, tutto concentrato tra il 20 novembre e il 18 dicembre.
Piersilvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset, ha spiegato in un incontro con i giornalisti che c’era stata un’offerta da parte dell’azienda gettando il cuore oltre l’ostacolo ma che la proposta della Rai era esagerata. L’ad si è detto contento che i diritti dei Mondiali 2022 siano stati presi dalla tv di Stato, perché meglio di qualunque altro competitor. Ha però posto un dubbio sulla scelta di accaparrarsi i diritti televisivi di una competizione senza l’Italia.
“Che senso ha per il servizio pubblico spendere 200 milioni di euro in diritti, tra tutto, tasse, eccetera, più costi di produzione?” ha detto Piersilvio Berlusconi spiegando che non è una critica ma una riflessione sulla tv pubblica e sulla trasmissione delle partite della Nazionale. Secondo l’ad di Mediaset si potevano risparmiare soldi e fare altro, considerando che a prescindere da tutto le partite dei Mondiali 2022 in qualche modo sarebbero state visibili in maniera gratuita, almeno la maggior parte perché servizio pubblico.