L’Iran è più che mai vicino al passaggio del turno nei Mondiali, una cosa mai successo nella storia della Nazionale persiana.
La strada è ancora lunga, ma l’Iran bussa alle porte della storia. Con la vittoria di cuore sul Galles, i persiani vanno a 3 punti nel Gruppo B, scavalcano i britannici e si preparano a un sfida decisiva con gli Stati Uniti. In palio, una volta tanto, non questioni geopolitiche ma il passaggio del girone, che comporterebbe un qualcosa di storico per gli asiatici.
Nella sua lunga storia, che vanta con questa sei partecipazioni ai Mondiali nell’arco di 44 anni, l’Iran non è mai riuscito a superare il primo turno della competizione iridata. Ma i risultati della Nazionale di Teheran sono andati continuamente in crescendo, e oggi la rosa di Carlos Queiroz può vantare diversi giocatori impegnati nei campionati europei.
Mondiali 2022, l’Iran insegue la storia
La prima partecipazione ai Mondiali risale al 1978, un torneo molto discusso per ragioni relative ai diritti umani tanto quanto questo in Qatar. Per l’Iran, quella era l’epoca immediatamente precedente la rivoluzione di Khomeini e l’instaurazione del regime degli Ayatollah, quindi veramente un’altra epoca. I persiani chiusero ultimi nel Gruppo 4, sconfitti 3-0 dall’Olanda futura finalista, pareggiando 1-1 con la Scozia (rete storica di Iraj Danaeifard) e poi perdendo 4-1 col Perù.
La rivoluzione scovolse il paese e disperse una o più generazioni di calciatori, e solo vent’anni dopo, a Francia ’98, i persiani tornarono ai Mondiali, grazie a giocatori come Ali Daei e Mehdi Mahdavikia. Esordio con sconfitta per 1-0 con la Jugoslavia, seguito da una clamorosa vittoria per 2-1 sugli Stati Uniti. La sconfitta per 2-0 con la Germania vanificò le speranze di passare il turno, lasciando l’Iran in terza posizione.
Terza presenza ai Mondiali nel 2006, sullo sfondo del triofo italiano. Nel Gruppo D, l’Iran allenato da Branko Ivankovic perse 3-1 la prima partita col Messico, e poi 2-0 col Portogallo, mentre nella terza partita ottenne un deludente pareggio per 1-1 con l’esordiente Angola, finendo ultimo nel girone.
Un altro ultimo posto, stavolta nel Gruppo F, è arrivato a Brasile 2014, nonostante il buon inizio con la Nigeria, bloccata sullo 0-0. Successivamente, però, i persiani persero entrambe le partite: 1-0 con l’Argentina, risultato non male, e poi un deludente 3-1 subito dalla Bosnia. Già all’epoca in panchina sedeva Carlos Queiroz, ct anche durante i successivi Mondiali del 2018 in Russia, dove di nuovo l’Iran sfiorò il passaggio del turno: esordio con vittoria, nel recupero, sul Maroco (rete di Aziz Bouhaddouz), sconfitta di misura contro la Spagna per 1-0, e rocambolesco pareggio per 1-1 col Portogallo. La qualificazione mancò quindi di appena un punto.