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Ai Mondiali 2022 va in scena Germania Giappone, uno strano “derby” tra due nazionali apparentemente diversissime, eppure profondamente legate.

Va in scena oggi ai Mondiali 2022 in Qatar la prima sfida dei gironi di Germania e Giappone, l’una contro l’altra in questo match d’esordio sulla carta decisivo in partenza, ma che può sorprendere. Anche perché in realtà questa sfida vede affontarsi due squadre molto più vicine calcisticamente di quanto non si direbbe.

Basta vedere infatti la rosa dei convocati del ct Hajime Moriyasu per accorgersi che ben 8 giocatori su 26 giocano in club tedeschi. Un trend che in realtà va avanti da vari anni, per chi si ricorda gente come Shinji Kagawa, Makoto Hasebe e Hiroki Sakai. Da dove nasce questo rapporto tra Germania e Giappone nel calcio.

Mondiali 2022, il legame tra Germania e Giappone

La storia è piuttosto antica, e risale addirittura ai primi anni Sessanta, quando il Giappone voleva migliorare la propria organizzazione calcistica in vista delle Olimpiadi di Tokyo del 1964. In quell’occasione, la Federcalcio nipponica ingaggiò un giovane allenatore tedesco come consulente per la Nazionale, Dettmar Cramer (che negli anni Settanta avrebbe vinto due Coppe dei Campioni alla guida del Bayern Monaco).

Il risultato alle Olimpiadi non fu molto soddisfacente, visto il poco tempo a disposizione, anche se i Samurai Blue riuscirono a passare il girone eliminando Argentina e Italia, fermandosi però ai quarti contro la Cecoslovacchia. Ma quattro anni dopo, a Città del Messico, la selezione nipponica, dopo l’addio di Cramer, vinse a sorpresa la medaglia di bronzo.

Da lì si creò un saldo legame sportivo tra i due paesi, he venne rinsaldato nel 1977, quando per la prima volta un giocatore giapponese venne a giocare in Europa. Si trattava dell’attaccante Yasuhiko Okudera, che divenne un titolare del Colonia, vincendo un campionato e una Coppa di Germania. Okudera rimasein Bundesliga fino al 1986, vestendo anche le maglie di Hertha Berlino e Werder Brema, e aprendo la strada del calcio europeo (e tedesco in particolare) non solo ad altri calciatori nipponici, ma in generale asiatici.

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