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C’è un calciatore nato in Croazia da genitori serbi che gioca nella nazionale canadese: è Milan Borjan, protagonista di una storia abbastanza complicata. 

Queste contraddizioni le vedremo ai Mondiali, perché Milan Borjan dovrà giocare proprio contro la Croazia, pur difendendo la porta del Canada come ha fatto al debutto, di fronte al Belgio.

Borjan, Canada e Croazia

Milan avrebbe potuto scegliere persino la Serbia: del resto è nato a Knin, una città parte di un territorio conteso, come tanti del resto in quella zona che oggi è Croazia ma per pochi chilometri. Durante la guerra civile in Jugoslavia Knin diventò nientemeno che la capitale dell’autoproclamata Repubblica di Krajna, filo-serba naturalmente

Milan non è giovanissimo, è del 1987, ma la situazione era diventata insostenibile per tutti. Da qui la fuga. Oggi, però, il portiere si sente canadese al 100%: “Il Canada significa molto per me, perché è uno Stato che ha aiutato me e la mia famiglia quando ce la stavamo passando male. Non c’è nessun’altra maniera per ringraziarla che giocare per questi colori”, ha dichiarato in un’intervista di qualche anno fa.

“Ricordo tutto, la confusione della guerra, ma non voglio parlare di questo. Certo, stavamo vivendo bene, poi arrivarono i carri armati e tutti diventarono nemici di tutti. Andammo prima a Belgrado e nel 2000 a Winnipeg, in Canada”, continua Borjan, che quando si trasferì dall’altra parte dell’Oceano non parlava una sola parola di inglese o di francese e venne aiutato dai serbi che già vivevano lì.

Borjan, anche bomber

Da Belgrado al Canada, ma la storia calcistica di Borjan ha avuto anche una parentesi sudamericana. Sì, perché per un certo periodo di tempo ha tentato la sorte al Boca Juniors e poi al Nacional Montevideo, dove ha giocato qualche partita nella squadra giovanili.

In Serbia ci sarebbe tornato per le prime esperienze da professionista. Il nome era rimasto in giro nei rapporti degli osservatori. Così ecco il Rad di Belgrado e poi il Sivasspor in Turchia, ma ormai da canadese.

Dopo un paio di esperienze anche al Ludogorets, dal 2017 Borjan è alla Stella Rossa, squadra di Belgrado, con cui ha vinto cinque volte il campionato e due Coppe di Serbia. Nella passata stagione è andato anche a segno su rigore contro il Vozdovac, nell’ultima giornata di campionato, a mo’ di omaggio-apoteosi.

Alto quasi due metri, è sposato curiosamente con Szeznana, ex direttore marketing del Partizan, l’altro club della capitale serba. Suo cognato Nenad Filipovic è a sua volta portiere.

Borjan e il Canada

In questi Mondiali del Qatar Milan ha già scritto la storia, giocando da titolare la prima partita contro il Belgio, nel ritorno del Canada in questa manifestazione dopo un’assenza di 36 anni.

Non ha potuto fare molto sul gol di Batshuayi, ma la sua posizione è indiscutibile e se l’è guadagnata poco a poco, superando una concorrenza che quando era agli esordi era abbastanza agguerrita.

Sono già 69 le sue presenze con il Canada, che ne fanno il portiere con più gettoni nella storia della nazionale nordamericana nonché il settimo in assoluto, ben distanziato dall’attuale capitano Hutchinson, che è arrivato a quota 99.

Il suo esordio risale al febbraio del 2011 e a un’amichevole contro la Grecia, mentre la prima partita ufficiale giocata con il Canada è stata nella Gold Cup dello stesso anno contro la Guadalupa.

Già nel 2012 era subentrato al titolare dell’epoca, Lars Hirschfeld, e in sostanza negli ultimi dieci anni nessuno l’ha scalzato anche se l’età ormai incombe. Molto solido, ha subito solo 55 gol, quindi meno di uno a partita, totalizzando ben 33 “clean sheet”. Non ha mai segnato, ma è stato espulso una volta.

Adesso gli toccherà giocare contro la “sua” Croazia, ai Mondiali in Qatar.

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