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Milan e Atalanta si siederanno presto a tavolino per capire cosa fare di Charles De Ketelaere, rinato a Bergamo ma fondamentale per i bilanci dei rossoneri. 

Rinato, rinforzato, recuperato: il Charles De Ketelaere che abbiamo visto in questa stagione è sembrato un altro giocatore – finanche un’altra persona – rispetto a ciò che si era visto tra le ombre di San Siro nella prima stagione italiana alla corte del Milan. Spento dalla difficoltà di trovare un ruolo preciso e dall’incoerenza tattica dell’ultimo Milan di Pioli, il giovane Charles ha virato verso Bergamo, diventandone principe indiscusso in appena cinquanta partite. Alla conclusione della stagione infatti, De Ketelaere ha fatto registrare quattordici reti e undici assist in tutte le competizioni con la maglia dell’Atalanta, un rendimento che sarebbe servito molto al Milan la scorsa stagione, e che in questa ha permesso alla Dea di puntare sul suo talento per diversificare la proposta offensiva e arrivare a raggiungere un traguardo insperato come la vittoria dell’Europa League solo pochi giorni fa. 

Se tutto questo non sembra abbastanza, inseriamoci l’età del belga – è un classe 2001 – e i costi che il contratto di prestito oneroso prevede per il suo riscatto immediato: 3 milioni di euro per il prestito, 22 per il riscatto, che può crescere fino a 27 coi bonus previsti in sede di accordo. Il tutto per un totale di 30 potenziali milioni con cui il Milan non genererebbe minusvalenza e si libererebbe di un acquisto sbagliato fatto al momento sbagliato, che a San Siro molto probamente non potrebbe più mettere piede. 

Con grande dispiacere di diversi osservatori, il Milan dovrà obbligatoriamente fare a meno di De Ketelaere: entro il 14 giugno è prevista la possibilità per l’Atalanta di adempiere alle condizioni firmate lo scorso agosto, eliminando ogni dubbio sulla permanenza del belga a Bergamo. C’è un però molto grande, derivato dalle parole dell’amministratore delegato dell’Atalanta Luca Percassi riguardo la trattativa per rendere CDK giocatore totalmente dell’Atalanta. 

De Ketelaere è un pericolo di bilancio

“Abbiamo finito ieri, con il Milan avremo modo di parlare e riprenderemo la relazione, sapendo quello che ha fatto l’Atalanta in questi mesi e quello che ha fatto lui”

Luca Percassi, AD Atalanta

Una dichiarazione di intenti ben definita che indica come l’Atalanta sia ben conscia di quanto ha fatto Charles De Ketelaere in questa stagione, ma anche di quanto sia stata importante per la sua rinascita. Per questo potrebbe provare a forzare la mano con il calciatore per far si che il Milan accetti uno sconto che, in realtà, non può assolutamente accettare. 

Si, perché la beffa oltre che sportiva potrebbe essere economica, ma ci spieghiamo subito meglio. De Ketelaere è stato acquistato dal Milan nell’estate 2022 per 36,5 milioni di euro, e il suo valore netto a bilancio nel giugno dell’anno successivo ammontava a 29,2 milioni. Al termine di questa stagione – e quindi ad oggi – il suo valore nel bilancio rossonero è di 21,97 milioni di euro, cosa che rende impossibile quindi vendere il belga per una cifra inferiore perché vorrebbe dire generare una minusvalenza su un calciatore classe 2001. 

Una situazione simile è quindi da scongiurare e la dead line del 14 giugno – data oltre la quale gli accordi andrebbero riscritti – mette in campo diverse ipotesi: se l’Atalanta non dovesse retrocedere dalla propria intenzione di ridurre il prezzo concordato, il Milan potrebbe riprendersi De Ketelaere e decidere insieme al giocatore cosa fare; altrimenti ampliare la trattativa, magari inserendo Ederson nell’affare, capendo di conseguenza come modulare le offerte economiche. 

Detto che quest’ultima è un’ipotesi molto remota, l’affare De Ketelaere rischia di diventare una vera e propria bomba per il bilancio rossonero: da potenziale craque fortemente voluto da Maldini a beffa sportiva ed economica, il passo sembra davvero breve.