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Il Milan ha ancora diversi affari da chiudere in questa sessione di calciomercato. È arrivata la risposta definitiva all’offerta irrinunciabile. 

Il Milan è alle prese con una sessione di calciomercato che ha portato diverse novità in rossonero. È successo in attacco dove praticamente sono rimaste solo le certezze relative Rafael Leao e Olivier Giroud, ma soprattutto a centrocampo che, tra la cessione di Sandro Tonali, l’infortunio di Ismael Bennacer e gli acquisti di Loftus-Cheek e Reijnders, ha visto cambiare totalmente il suo volto e i suoi intenti offensivi e nel palleggio, ora dominante nelle idee di Stefano Pioli. Però, il restyling totale nel cuore del gioco potrebbe non essere finito e nelle ultime ore di trattative qualcosa potrebbe ancora succedere. In mediana, uno dei calciatori che ha avuto molte offerte, ma che è considerato da sempre un uomo importantissimo per il tecnico ex Inter e Lazio è Rade Krunic. È vero, non sempre ha giocato titolare, ma quando è stato chiamato in causa, ha sempre risposto presente e facendo vedere i punti forti del suo repertorio, dando ordine e fisicità lì dove serve di più.

Quest’estate le offerte sono iniziate ad arrivare e piuttosto alte. Il Fenerbahce ci ha pensato a lungo, ma non è riuscito a trovare la quadratura giusta per farlo arrivare in Turchia. L’assalto più importante, però, è stato quello del Lione e in Francia alcuni erano convinti che l’affare potesse davvero decollare. Il club francese si è deciso nelle scorse ore a mettere nero su bianco un’offerta totale da 12-13 milioni di euro e non è poco. Dopo qualche ora di riflessione, però, Pioli ha spinto per trattenere il ragazzo che, nonostante l’ingaggio più alto che percepirebbe in Ligue 1, ha deciso di restare al Milan e per volontà del suo attuale club. Ora i campioni d’Italia 2021/22 premieranno il mediano con il rinnovo del contratto e ci sarà anche un adeguamento dell’ingaggio che sarà rivisto al rialzo, in modo da valutare in positivo l’apporto dell’ultimo anno, anche in Champions League. Il no al Lione ormai sembra chiaro: i rossoneri avranno a disposizione Krunic anche per le prossime stagioni e sarà un perno del gioco di Pioli, tra tutte le alternative nel ruolo.

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Milan Krunic resta: perché è importante per Pioli

Il bosniaco è un elemento essenziale per il gioco di Pioli per diverse ragioni. Innanzitutto, è colui che dà equilibrio in mezzo al campo. Tra i vari Loftus-Cheek e Reijnders, più votati per caratteristiche naturali alla fase offensiva, è l’uomo che resta dietro e sfrutta la sua intelligenza tattica per chiudere tutti gli spazi e non concedere ripartenze agli avversari. Raramente si vede in attacco, ma tappa tutti i buchi e blinda la difesa, aiutando non poco i centrali con uno schermo attento e puntuale. Insomma, è uno di quegli equilibratori che qualsiasi allenatore desidera in squadra e, quando lo si trova, non se ne può fare a meno. Poi c’è anche un discorso di duttilità, visto che ha fatto anche il trequartista di posizione. Il suo percorso al Milan è solo iniziato e lì continuerà la sua carriera.