Il Milan non è ancora stato ceduto a Investcorp, e il fondo arabo sta iniziando a perdere la pazienza, mentre Elliott sonda anche il terreno RedBird: cosa succede nella trattativa?
Due giornate allo scudetto, e il closing per il passaggio di proprietà in atto, ma proprio quest’ultimo punto sta sollevando non pochi grattacapi al Milan, in questi giorni. Proprio ieri, giovedì 12 maggio, il fondo arabo Investcorp, principale acquirente dei rossoneri, si lamentava nei ritardi della trattativa.
Cessione Milan: cosa sta succedendo
Investcorp sostiene di avere pronti i soldi pattuiti per acquistare il club, scaricando la responsabilità del mancato closing su Elliott, l’attuale proprietario del Milan. Il fondo statunitense, inoltre, sembrerebbe aver fatto trapelare alcune voci che metterebbero in dubbio la liquidità della controparte, sostenendo che Investcorp avrebbe fatto richiesta per prestiti a banche e altri istituti di credito.
Secondo la società del Bahrain, questa sarebbe una strategia per ritardare la chiusura delle trattive e dare modo ad altri investitori per inserirsi nel discorso, superando Investcorp. A inizio settimana, La Repubblica rivelava il nervosismo del fondo arabo per il comportamento di Elliott, che ha portato all’ultimatum di ieri. Investcorp offre 1 miliardo e 180 milioni di euro per il Milen, e intende concludere il prima possibile.
Dal conto suo, l’attuale proprietà non sembra convinta, e anzi sta effettivamente guardandosi in giro per cercare altri partner. Prima si era parlando del fondo Ares, ma adesso il nome più quotato è quello di RedBird Capital, il fondo statunitense che fa capo all’ex-Goldman Sachs Gerry Cardinale. Quest’ultimo andrebbe a offrire “solo” 1 miliardo di euro per il club, ma Elliott sembra convinta che l’investimento sia più sicuro; inoltre, RedBird avrebbe un piano di sviluppo più completo e convincente per trasformare il Milan in una vera media company.
Quali sono i problemi con Investcorp
L’offerta della società del Bahrain resta ancora quella più alta, creando quindi comprensibili dubbi a Elliott. I dubbi della proprietà americana in merito alla trattativa principale sarebbero dovuti all’effettiva capacità di Investcorp di corrispondere la cifra pattuita per l’operazione.
Nei giorni scorsi, il Sole24Ore sosteneva che il fondo non intendesse versare tutta la cifra di tasca propria, ma solo una parte: circa 400 milioni di euro sarebbero arrivati da investimenti e prestiti esterni. L’acquisizione del Milan verrebbe quindi effettuata a debito, il quale andrebbe poi a pesare direttamente sulle casse del club.
Investcorp aveva stipulato un accordo per portare avanti una trattativa in esclusiva (cioè, senza che Elliott si rivolgesse ad altri investitori) a inizio aprile, ma ormai questa fase si è conclusa e, davanti ai dubbi sulla società araba, gli attuali proprietari hanno iniziato ad avvicinarsi a RedBird, che secondo varie fonti sarebbe una soluzione preferibile, al momento.
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