Come cambierà il Milan in caso di passaggio di proprietà al fondo del Bahrain Investcorp? Ecco cosa sappiamo finora.
Una trattativa scoperta pochi giorni fa, e che a breve potrebbe arrivare al closing: le ultime voci parlano di appena due settimane prima che Elliott ceda la maggioranza delle quote dei rossoneri al fondo Investcorp.
Nella giornata di ieri, il profilo Twitter dell’ambasciata del Bahrain nel Regno Unito ha confermato la trattativa, assicurando che si stia discutendo sulla base di 1,1 miliardi di dollari. Tutto sembra quindi puntare nella direzione di un cambio di proprietà a Via Turati, ma cosa andrà a cambiare nella squadre nella dirigenza rossonera con l’arrivo degli arabi?
Milan Investcorp: il ruolo di Gazidis, Maldini e Massara
Quello che potrebbe essere il primo grosso cambio in seno al Milan sarebbe l’addio di Ivan Gazidis, che attualmente riveste le cariche di amministratore delegato e direttore generale del club, ma che è prima di tutto un uomo di fiducia di Elliott.
Le nuove proprietà tendono a scegliere dirigenti fidati, ed ecco perché sembra logico che qualcosa ai vertici rossoneri possa essere modificata, a partire proprio da chi sta più in alto. Un altro osservato speciale è il presidente Paolo Scaroni, ma al momento la figura più discussa è proprio quella di Gazidis: il Corriere della Sera sottolinea che un’ipotesi molto forte sarebbe quella della continuità, cambiando il meno possibile le persone che hanno risollevato economicamente e sportivamente il Milan negli ultimi quattro anni.
Ecco perché chi sembra destinato a restare, nonostante i contratti in scadenza a giugno, sono proprio Paolo Maldini e Frederic Massara. Ancora non si sa nulla su un eventuale coinvolgimento in prima persona di Mohammed Mahfoodh Al Ardhi, il presidente esecutivo di Investcorp.
Milan Investcorp: Pioli e la squadra
Questo è l’aspetto che probabilmente interessa di più ai tifosi rossoneri, che sentendo parlare di una nuova proprietà araba pensano immediatamente ad ambiziosi paragoni con società come PSG e Manchester City. Bisogna però precisare che Investcorp non è un fondo sovrano, quindi, per quanto sia economicamente molto solido, le sue possibilità di spesa non sono le stesse di Qatar ed Emirati Arabi.
Sotto questo punto di vista, un fattore decisivo sarà sicuramente la decisione presa riguardo la dirigenza: se davvero si dovesse mantenere la continuità con il progetto attuale, non vedremo grandi novità in campo, e sicuramente ci sarà la conferma di Stefano Pioli in panchina.
Per quanto riguarda i nuovi acquisti, dovessero rimanere Maldini e Massara è facile aspettarsi che anche il mercato proseguirà nel solco di questi anni, pensando principalmente a concludere le trattative delineate negli ultimi mesi: Origi, Botman e Renato Sanches restano gli obiettivi principali per completare la rosa per la prossima stagione.
Milan Investcorp: la questione stadio
Ci sarà poi da capire cosa fare con lo stadio, un tema da tempo discusso a Milano e che ancora non sembra essere vicino a una soluzione. Gli interessi di Investcorp non sarebbero solo sportivi ma anche legati alla sfera immobiliare, e la nuova proprietà dovrebbe scegliere di accelerare sulla costruzione di un nuovo impianto esclusivo, e quindi non da dividere con l’Inter.
Non c’è ancora un progetto preciso, per cui il nuovo stadio del Milan potrebbe nascere sia come ristrutturazione di San Siro sia come impianto del tutto nuovo nella già valutata zona di Sesto San Giovanni, subito a nord di Milan.
La Repubblica riporta invece che un cambiamento quasi certo riguarderà Milanello, il centro sportivo del club attualmente in provincia di Varese. La volontà di Investcorp sarebbe di traferirlo più vicino alla sede del club, nel parco di Trenno a Milano, dove oggi c’è uno spazio dedicato alle gare ippiche.
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