Il Milan confida in Hauge e nelle sue prestazioni con l’Einctracht Francoforte, ma il riscatto del norvegese non è così scontato quanto sembra.
Leggi anche | Hauge e gli altri bomber norvegesi del Milan
Poco più di un anno dopo il suo primo gol in maglia rossonera, Jen Petter Hauge è ancora una risorsa importantissima per il Milan, nonostante oggi giochi in Bundesliga. Il club allenato da Stefano Pioli, infatti, studia futuri obiettivi di mercato, e per questo ha bisogno di nuove entrate, che potrebbero arrivare dal riscatto del norvegese.
Hauge sta infatti disputando un ottimo avvio di stagione con l’Eintracht Francoforte, dove ha già realizzato 3 gol nelle prime 13 partite disputate tra campionato ed Europa League. Ma sebbene ci sia un obbligo riscatto da parte dell’Eintracht, la cessione dell’attaccante non è così sicura come sembrerebbe.
Milan, le clausole del contratto di Hauge
Leggi anche | Chi è Hauge, l’ala che ha incantato il Milan
Lo scorso 10 agosto, Jens Petter Hauge ha lasciato il Milan per trasferirsi all’Eintracht Francoforte. Ufficialmente, l’accordo è di prestito per una stagione, ma con obbligo di riscatto il prossimo giugno: la cifra che incasseranno i rossoneri, a quel punto, sarà di 10 milioni di euro più 2 di bonus (a fronte di 4,8 milioni spesi per acquistarlo dal Bodo/Glimt a ottobre 2020).
La plusvalenza per il Milan è quindi molto invitante, ma l’obbligo di riscatto da parte dell’Eintracht non è proprio automatico, ma bensì subordinato a una clausola ulteriore. Il club tedesco dovrà infatti acquistare il norvegese dal Milan solo in caso di permanenza in Bundesliga, come rivelato da Davide Longo su Calciomercato.com.
Leggi anche | Eintracht verso la Champions: Adi Hutter è il valore aggiunto
Un’ipotesi che sembrava abbastanza scontata, qualche mese fa: nelle ultime quattro stagioni, l’Eintracht è sempre arrivato tra le prime 10 della Bundesliga, e nel mentre ha fatto una semifinale e un ottavo di Europa League, vincendo anche una Coppa di Germania. L’anno scorso, il club tedesco è arrivato quinto in classifica, miglior piazzamento dal 1994.
Iscriviti al nostro canale YOUTUBE
Purtroppo, in estate sono partiti due elementi fondamentali della squadra, il tecnico Adi Hutter (ora al Borussia M’Gladbach) e il bomber André Silva. Oggi l’allenatore è l’ex-Wolfsburg Oliver Glasner, e in attacco oltre a Hauge sono arrivati l’atalantino Sam Lammers, il talento del Brondby Jesper Lindstrom e Rafael Santos Borré. In totale, questi tre hanno segnato appena 4 reti tra tutte le competizioni, e l’Eintracht staziona ora in quart’ultima posizione, a pari merito con l’Augsburg terzultimo.
L’ottimo avvio di Hauge
Leggi anche | Perché i tifosi del Bodo agitano gli spazzolini allo stadio
Detto questo, Hauge è una delle poche note positive della squadra, nonostante il minutaggio tutt’altro che elevato. Glasner infatti non lo considera un titolare fisso, e spesso lo fa iniziare dalla panchina per poi subentrare a gara in corso. Infatti, fin qui ha giocato appena 531 minuti in Bundesliga e solo mezzora in Europa League.
Poco spazio, ma sfruttato a dovere dal norvegese, con le due reti segnate in campionato è attualmente il miglior realizzatore dell’Eintracht insieme a Filip Kostic, e ieri sera ha trovato il gol che, nel finale di partita, ha regalato la vittoria ai suoi in casa dell’Olympiacos e avvicinand i tedeschi al passaggio del turno di Europa League.
Leggi anche | Perché tutti vogliono Adeyemi
Siamo su Google News: tutte le news sul calcio CLICCA QUI