Il Milan femminile sta procedendo a un significativo turnover di giocatrici sul mercato, che ha visto le cessioni di due stelle della squadra, Giacinti e Boquete. Cosa succede?
È ufficiale: Valentina Giacinti lascia il Milan in prestito, trasferendosi alla Fiorentina fino a fine stagione. Per chi non segue il calcio femminile potrebbe non sembrare una notizia così sorprendente, ma Giacinti era, fino a poche settimane fa, la capitana e la stella del Milan. Dietro la sua cessione si nascondo scontri all’interno dello spogliatoio, una sorta di ammutinamento contro l’allenatore che ha costretto il club a una mezza rivoluzione a gennaio.
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Infatti già nella scorsa settimana un’altro simbolo del Milan femminile, Veronica Boquete, leggenda del calcio spagnolo con un passato anche negli Stati Uniti, aveva annunciato il suo trasferimento a Firenze, mentre i rossoneri ufficializzavano l’acquisto, quasi compensativo, della terzina della Nazionale Alia Guagni dall’Atletico Madrid. Ma cos’è successo nello spogliatoio milanista?
Lo scontro interno al Milan femminile
Solo l’anno scorso, il Milan femminile centrava un eccezionale secondo posto in Serie A, ottenendo la sua prima storica qualificazione alla Champions League. In estate, la società rafforzava la rosa con gli ingaggi di Lindsey Thomas dalla Roma e, soprattutto, di Laura Giuliani, numero 1 della Nazionale, dalla Juventus. Le due andavano ad aggiungersi a una rosa ritenuta già abbastanza competitiva, e che vedeva proprio in Giacinti e Boquete due elementi imprescindibili.
Nel corso della stagione, però, la squadra si è rivelata molto meno solida del previsto, a partire dall’eliminazione al primo turno della Champions League contro l’Hoffenheim. Anche in campionato l’andamento della squadra ha deluso, al punto che oggi le rossonere si trovano solo in quinta posizione: se il campionato finisse oggi, sarebbe il peggior piazzamento del club dalla sua fondazione, nel 2018.
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In quel momento, qualcosa è successo nello spogliatoio. Non si sa bene cosa, ma sembra abbastanza evidente che Giacinti e Boquete, molte amiche anche nella vita di tutti i giorni, si siano scontrate apertamente con l’allenatore Maurizio Ganz, e secondo alcune fonti sarebbe arrivate addirittura a caldeggiarne l’esonero.
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Ganz, che è stato un calciatore di grande fama negli anni Novanta, ha reagito spedendo Boquete in panchina a inizio novembre, e sollevando Giacinti dal ruolo di capitana della squadra. Ma questo non ha fatto per inasprire la situazione: dopo alcuni ottimi risultati, a dicembre il Milan femminile ha rimediato due figuracce contro l’Inter (3-0) e la Juventus (5-2), e a quel punto anche Giacinti è uscita dal giro delle titolari.
Cosa è successo tra Giacinti, Boquete e Ganz
L’assenza di Giacinti nelle ultime uscite, come ad esempio nella Supercoppa italiana di inizio gennaio, è stata ufficialmente attribuita ad un problema al tendine d’Achille, ma era chiaro a tutti che le reali motivazioni erano diverse. Il 6 gennaio, all’indomani della vittoria in semifinale di Supercoppa sulla Roma, Boquete veniva ufficializzata come nuova giocatrice della Fiorentina, e sembrava scontato che anche per l’altra “dissidente” non fosse che questione di pochi giorni prima dell’addio.
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Nessuna parola da parte della centrocampista spagnola sulla sua separazione dal Milan, ma il fatto che addirittura Paolo Maldini sia dovuto intervenire per cercare di mediare tra le giocatrici e il tecnico ha detto molto. Alla fine, il 10 gennaio è stata ufficializzata anche la cessione in prestito di Giacinti, che sembra lasciare aperto uno spiraglio per una possibile riappacificazione a giugno.
Per adesso, le uniche parole sull’accaduto sono state quelle di Ganz, che dopo la sconfitta nella finale di Supercoppa contro la Juventus, domenica 9 dicembre, ha commentato: “Importante il messaggio del noi non dell’io. Ognuno deve stare al proprio posto, messaggio che ha dato la società ed è importante”.
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