Con l’ultima doppietta segnata al Manchester United, Michael Olise è diventato di diritto l’osservato speciale in Premier League in vista del prossimo mercato.
Chiunque abbia giocato a una qualsiasi delle declinazioni per Playstation di Spider-Man è incappato in Miles Morales, nuovo compagno d’armi di Peter Parker anche lui morso da un ragno geneticamente modificato capace di trasformare in super eroi le sue vittime. Il ragazzo è figlio della consigliera Rio Morales e ha un particolare potere bioenergetico che gli permette di creare elettricità all’interno del suo corpo, per usarla poi contro i suoi nemici. Un grande upgrade rispetto ai classici poteri dello scalamuri del Daily Bugle, e utile a descrivere anche il numero sette del Crystal Palace, capace di rivelarsi un vero e proprio craque nella bassa Premier League di questa stagione. Il risveglio primaverile del Crystal Palace è corrisposto all’arrivo di Glasnier sulla panchina londinese nella seconda metà di febbraio, quando le Eagles – fra sporadiche vittorie – si sono ritrovate impantanate nella zona retrocessione inadatta alla qualità presente in rosa. Oggi il quattordicesimo posto conquistato grazie alle quattro vittorie (e un pareggio) nelle ultime cinque partite assicura stabilità per il prossimo futuro, e permette di analizzare quanto accaduto soprattutto in termini di qualità della rosa.
É proprio di quest’ultima settimana la vittoria che conclude la striscia di cinque risultati utili consecutivi: il 4-0 casalingo contro il Manchester United – che fa il paio con la vittoria esterna di settembre (0-1) – ha acceso i riflettori su Michael Olise, ala destra tutta elettricità offensiva che ricorda non troppo alla lontana proprio il ragnetto di Insomniac Games. Oltre ad una vaga somiglianza fisica, i due condividono la giovane età e la capacità di creare elettricità grazie al proprio corpo: Miles lo utilizza per far fuori i cattivi di New York, Olise per superare tonnellate di avversari e fluttuare tra le difese tagliando il campo senza apparente difficoltà. Il primo gol contro il Manchester United evidenzia proprio queste sue qualità: mancino capace di portar palla e di spostarla appena prima che l’avversario possa intervenire, Michael Olise prende possesso della sfera appena dopo la linea di metà campo leggermente spostato sulla destra, sua fascia di competenza. Affronta così tutta la difesa dello United che – evidentemente sbilanciata – gli offre la possibilità di accelerare e presentarsi indisturbato all’altezza del dischetto del rigore da dove fa partire un interno sinistro che batte un incolpevole Onana. L’accelerazione in questo caso è il primo dei super poteri del ragazzo nato e cresciuto nelle giovanili del Chelsea: il dinamismo con cui impegna gli avversari in un duello alla massima velocità gli permette di avvantaggiarsi dal punto di vista fisico, vincendo lo scontro grazie ad un controllo di palla che gli permette di aumentare ancora la velocità nel momento esatto del dribbling. Il tiro è poi il secondo grande super potere di questo Miles Morales del Crystal Palace: se il primo gol contro lo United nasce dall’accelerazione, il secondo è un vero e proprio marchio di fabbrica ed espressione della sua qualità al tiro.
Recuperata palla sulla destra, Olise riceve il passaggio di Clyne sullo spigolo dell’area di rigore da cui sposta la palla sul mancino e fulmina Onana sul primo palo. Un’azione vista in loop durante tutta questa stagione, con la signature move del giovane francese molto simile a quel tiro a giro brevettato da Robben diversi anni fa.
Tutta l’elettricità di Michael Olise
Nato a Londra nel 2001, Olise è cresciuto calcisiticamente nelle giovanili del Chelsea prima di lasciare il club a quattordici anni e spostarsi al Manchester City. Qui gioca solo un anno per poi trasferirsi al Reading dove il suo processo di crescita lo porta fino alla prima squadra e al titolo di miglior giovane del campionato di EFL nel 2020-21. Quella stessa estate il Crystal Palace ne scopre il potenziale e lo riporta a Londra per 9,3 milioni di euro, investendo su di lui più che il denaro, la fiducia e il futuro.
Nella prima stagione in Premier League mette insieme ventisei presenze (saranno trentadue in totale) con due reti e cinque assist, ma è l’anno successivo quello della sua reale esplosione. Trentasette partite, due reti e undici assist nella stagione 2022/23 lo ergono a totem migliorabile di un Crystal Palace sempre in lotta per non retrocedere, ma dotato di un pull di talenti a cui dare una direzione concreta per crescere. A fine stagione viene convocato per l’Europeo U21 con la Francia ma un brutto infortunio alla coscia rimediato contro il Messico lo fa arrendere all’evidenza e tornare in campo solo quattro mesi più tardi.
Prima della doppietta al Manchester United infatti, Olise ha passato più tempo fuori che dentro al campo per ovviare a questo enorme problema alla coscia, senza però che i suoi numeri ne uscissero ridimensionati. Sono nove i gol e quattro gli assist nelle diciassette presenze in Premier League di questa stagione, un numero impressionante se paragonato alle statistiche degli anni passati e una media che testimonia l’effettiva maturità del Miles Morales delle Eagles.
Una scossa elettrica geneticamente costruita nel suo modo di giocare, questo è Michael Olise, rimpianto della nazionale inglese e prossimo uomo mercato nella Premier dei super giocatori.
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