Messi si è appena laureato campione del mondo con l’Argentina, ma pensa già al futuro nei club. Conteso tra PSG e Barcellona, ecco la sua decisione.
Non si siede sugli allori, Leo Messi. Domenica ha sollevato al cielo la Coppa del Mondo, la prima dell’Argentina dal 1986, e in generale in questo Mondiale ha dimostrato di essere ancora uno dei migliori giocatori al mondo. Nemmeno una settimana, e già la Pulce si sta per mettere al lavoro sul suo futuro.
Dopo aver annunciato che non si ritirerà ancora dalla nazionale, nonostante i suoi 35 anni, Messi ora guarda ai club. Non solo a terminare una importantissima stagione con il PSG, in cui dovrà provare a vincere la Champions League, ma anche a quello che verrà dopo. Il suo contratto con il club francese, infatti, scade nel giugno 2023, e c’è chi pensa che nel suo futuro ci sia un ritorno al Barcellona.
La decisione di Messi: le cifre
Dalla Spagna arrivano da mesi voci secondo cui, nella prossima stagione, l’asso argentino vestirà di nuovo la maglia del Barcellona, il club a cui ha legato tutta la sua carriera e da cui è stato costretto a separarsi nell’estate 2021. Una decisione sofferta, dovuta ai grossi problemi economici del club blaugrana, e che molti avrebbero voluto non si realizzasse mai.
Ma i sogni romantici sembrano destinati a infrangersi. È proprio il quotidiano catalano Sport a rivelare che Messi, in Qatar, avrebbe raggiunto un accordo verbale con i proprietari del PSG per allungare il suo attuale contratto. L’accordo attualmente in vigore prevede infatti la possibilità di opzione per un’ulteriore stagione, tenendo la Pulce a Parigi fino al giugno 2024.
Nulla ancora di ufficiale, ma la stampa spagnola ora pare essersi rassegnata: al suo ritorno in Francia per riprendere la stagione dei club (il PSG tornerà in campo il 28 dicembre contro il Lens in campionato), il nuovo contratto verrà a tutti gli effetti firmato. Ancora da capire quali saranno le cifre esatte del prolungamento dell’argentino, ma nelle scorse settimane Cadena Ser parlava di un’offerta da 30 milioni di euro l’anno, con un’altra opzione di prolungamento fino al 2025.