Mehdi Taremi sta scalando le gerarchie per l’attacco del Milan: chi è l’attaccante centrale che piace tanto ai rossoneri e perché farebbe comodo a Stefano Pioli
L’attacco e il calciomercato dei bomber sono temi caldissimi in questa fase di interessamenti, trattative, amori pronti a nascere, ma rigorosamente con il denaro contante e il suo luccichio scintillante sullo sfondo. Il Milan, dopo aver perso Sandro Tonali, ma aver incassato talmente tanto da rifinanziarci l’intera sessione estiva, è pronto a rinforzare in maniera significativa la rosa e il suo reparto offensivo. Nella rosa di nomi che la dirigenza sta valutando, ne è spuntato uno che non è nuovo al calcio europeo e mondiale. Sì, Mehdi Taremi non è quel bomber con cui fare player trading, neppure un diamante da sgrezzare come tanti altri profili accostati ai rossoneri e che rientrano in toto nei piani della società e del suo futuro.
Secondo il Corriere della Sera, viste le difficoltà per arrivare ad Alvaro Morata, le possibilità per il puntero da inserire nel 4-2-3-1 di Stefano Pioli si riducono essenzialmente a due: Gianluca Scamacca e, appunto, Mehdi Taremi. Quest’ultimo rappresenta un’opzione che si sta surriscaldando nelle ultime ore: ha un contratto in scadenza il 30 giugno 2024 e una valutazione da 20 milioni di euro che il club meneghino cercherà di abbassare. Per chi non fosse stato troppo attento negli ultimi anni e sentisse per la prima volta questo nome che sa tanto di progetti e terre lontane, parliamo di un attaccante centrale classe 1992 dal fisico imponente e che vanta 187 centimetri d’altezza, abile anche nel gioco di manovra e tecnicamente. Negli ultimi anni, ha fatto le fortune del Porto con cui gioca dal 2020/21. Solo nella stagione appena trascorsa, in 33 presenze da titolare nel massimo campionato, ha sfornato 22 gol e 7 assist.
Ma questo è solo l’apice e la concreta realtà della bellezza calcistica di questo numero 9 crudo e puro, ma con tanta modernità implicita nel suo stile. In precedenza, infatti, si è formato con la maglia dell’Iranjavan, poi del Persepolis e dell’Al-Gharafa. Piazze molto meno note e importanti, non ce ne vogliano, ma che gli sono valse la grande occasione della carriera, quella al Rio Ave nel 2019. Anche lì, dopo lo sbarco nel calcio del vecchio continente, Taremi non ha perso il vizio del gol che l’aveva contraddistinto in patria, fino a convincere il Porto a investire tanto su di lui e a garantirgli il ruolo da centravanti titolare.
Chi è Mehdi Taremi: i gol e il brivido dell’Inter
La deve mettere dentro il centravanti e la punta iraniana non lo dimentica mai. In 126 presenze in Portogallo, ha realizzato 76 reti con una media niente male per chi pochi anni prima era un autentico sconosciuto nel calcio dell’elite europea. Taremi piace anche per la duttilità. Non parliamo di un numero 9 esclusivamente votato al gioco d’area di rigore, anzi di un calciatore che può essere utilizzato anche da trequartista o da esterno d’attacco a sinistra nel 4-2-3-1. Un’arma impropria per Pioli che, quindi, potrebbe pensare di affiancarlo a Olivier Giroud a partita in corso o di schierarlo al posto di Rafael Leao, se dovesse aver bisogno di rifiatare.
Tra gli sponsor di Taremi c’è anche il percorso nell’ultima Champions League. Il bomber, uomo di punta anche dell’Iran in nazionale, è riuscito a mettere a referto 5 gol e 2 assist in 7 presenze nell’edizione vinta dal Manchester City. Un percorso eccezionale che si è interrotto solo quando l’Inter si è messa di traverso. I tifosi nerazzurri hanno ancora negli occhi il grande intervento di André Onana all’ultimo istante che, dopo una carambola pazzesca in area di rigore, ha negato all’attaccante la gioia del gol. Ora la punta vuole vendicarsi e chissà che non possa farlo proprio in un derby nel campionato italiano. Lì dove il suo girovagare potrebbe proseguire ancora una volta, lontano da casa, ma con la stessa cattiveria agonistica nell’animo.